ASSISI - Il 21 marzo, primo giorno di primavera, come ogni anno ormai dal 1996 Libera ricorda in tutta Italia le vittime innocenti di mafia. Ogni piazza, ogni scuola, ogni ospedale, ogni azienda diventa luogo di memoria attraverso la lettura dei nomi delle vittime e  momenti di riflessione e approfondimento. Non si tratta di una semplice celebrazione: con questa giornata Libera dichiara a gran voce che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del “noi” non solo una parola, ma una forza affinché in questo giorno di risveglio della natura si rinnovi la primavera della verità e della giustizia sociale.

Ad Assisi il 21 marzo 2019 si svolgerà, in collaborazione con il Comune, presso il teatro Lyrick, che accoglierà studenti del Properzio, del Liceo Scientifico, dell’Istituto Alberghiero e del Bonghi.

Il Presidio di Libera di Assisi-Bastia, intitolato al cronista Mario Francese, assassinato dalla mafia nel 1979, lo ricorderà nel quarantesimo anniversario della morte, attraverso testimonianze e il messaggio del figlio Giulio, presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.

Sarà poi Giulio Rubino, dell’Investigative Reporting Project Italy(IRPI), centro di giornalismo investigativo, ad affrontare il tema del giornalismo d’inchiesta, che ha lasciato negli anni sull’asfalto varie vittime innocenti. In Italia sono stati uccisi in nove direttamente dalla criminalità organizzata: Giuseppe Alfano, Cosimo Cristina, Mauro De Mauro, Giuseppe Fava, Mario Francese, Peppino Impastato, Mauro Rostagno, Giancarlo Siani, Giovanni Spampinato. A loro si aggiungono quei giornalisti uccisi all’estero in circostanze sospette, come la giornalista e fotoreporter italiana del TG3 Ilaria Alpi insieme al suo cineoperatore Miran Hrovatin nel 1994, Daphne Caruana Galizia fatta saltare in aria a Malta nel 2017 e Jan Kuciak, ucciso insieme alla sua fidanzata a colpi d’arma da fuoco in Slovacchia nel febbraio 2018.

Alle testimonianze video di Maria Cardona, colombiana (sorella di Luis Alberto Cardona Mejía, difensore dei diritti umani assassinato nell’aprile 1989), e di Yolanda Moran, messicana (madre di Dan Jeremeel Fernández Morán, desaparecido nel dicembre 2008), seguirà quindi la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie.

A chiusura dell’iniziativa, il collegamento streaming con Padova per il discorso di don Luigi Ciotti.

La mattinata al teatro Lyrick è aperta alle scuole e a tutti coloro che vorranno condividere con Libera la XXIV giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

 

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