1522 per donne vittime di violenza e stalking. 24 ore su 24
Il consigliere regionale della Lega Umbria Manuela Puletti esprime soddisfazione per “l’approvazione della mozione che prevede per la prima volta in Umbria la diffusione negli uffici pubblici della Regione e sui siti internet istituzionali del numero gratuito 1522 nei locali previsti dalla legge 160/2019, negli asili nido, nelle scuole e negli studi medici privati. Contatto telefonico che le donne vittime di violenza e stalking possono chiamare per trovare aiuto con la garanzia di completo anonimato”.
“Il numero antiviolenza – spiega Puletti - è un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, è attivo 24 ore su 24 e gestito da personale disponibile e preparato a parlare in diverse lingue. Una mozione, quella che ho illustrato in Assemblea legislativa, la cui importanza è stata riconosciuta da tutti i consiglieri al di là del colore politico di appartenenza, che ha anche lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica nell’accrescere la consapevolezza rispetto a un fenomeno che purtroppo è in costante crescita e può coinvolgere chiunque, a prescindere da età, stato civile, ceto sociale e provenienza. Le donne devono riappropriarsi della propria vita e per farlo devono trovare il coraggio di uscire dall’omertà e denunciare i carnefici, facendo così un primo quanto indispensabile passo. Le donne che subiscono violenza spesso si sentono sole e prive di sostegno, ma non è così. Il numero 1522 è uno strumento indispensabile che permette di far emergere i soprusi fisici e psicologici perpetrati nei confronti delle donne e dei loro figli. Desidero ringraziare l’associazione Rare Special Powers che ha collaborato alla stesura di questa richiesta e con la quale sto già lavorando a un altro progetto di forte interesse sociale e sanitario relativo alla prevenzione del tumore al seno. La Lega ha sempre prestato particolare attenzione al tema della violenza sulle donne – conclude Puletti – istituendo il ‘Codice rosso’ allo scopo di tutelare le vittime con la previsione di una corsia preferenziale per le denunce, inasprendo le pene e introducendo il reato di revenge porn”.
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