1,5 milioni Regione per completare messa in sicurezza bacino Renaro e Tabito
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PERUGIA - Oltre 1 milione e 500mila euro per completare i lavori per la messa in sicurezza del bacino del fosso Renaro e torrente Tabito in località Capitan Loreto, nei comuni di Assisi e Spello. È l’ulteriore finanziamento che la Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’Assessore all’Ambiente, ha assegnato al Consorzio Bonificazione Umbra di Spoleto, ente attuatore dell’intervento, e che consentiranno la prosecuzione degli interventi e la loro ultimazione.
Le opere urgenti di sistemazione idraulica, rese necessarie dallo stato di elevata pericolosità e rischio idraulico per il nucleo abitato di Capitan Loreto nel comune di Spello, erano già state finanziate per un importo di oltre 2 milioni e 400mila euro, nell’ambito dell’Accordo di programma quadro in materia di difesa del suolo sottoscritto tra il Governo e la Regione Umbria. I lavori sono cominciati nel gennaio 2008, con l’obiettivo, spiegano dall’Assessorato, di rimuovere la pericolosità idraulica per Capitan Loreto, contenere quella nelle aree a valle e avviare un più generale processo di riqualificazione ambientale delle acque basse e del tratto del fosso Renaro.
Nel corso dei lavori, sono emerse però alcune difficoltà di esecuzione a causa di una “sorpresa geologica” nella realizzazione di una delle opere a difesa dalle piene, una cassa di laminazione il cui sito era stato individuato in una cava dismessa. Procedendo nello scavo, è stato infatti riscontrato che l’area era stata utilizzata abusivamente come discarica, ed è quindi da bonificare, e che i terreni di scavo destinati alla formazione dell’argine non sono idonei, con la necessità di reperirli altrove. Ad oggi, sottolineano dall’Assessorato regionale, è stata realizzata oltre la metà delle opere previste dal progetto e, poiché il rischio può essere eliminato solo con il completamento dell’intero intervento, è stato deciso di assegnare al Consorzio Bonificazione Umbra di Spoleto l’ulteriore finanziamento richiesto.
Il Consorzio dovrà portare a termine l’intervento con le somme messe a disposizione nel rispetto delle norme vigenti in materia di lavori pubblici. La Regione Umbria si riserva, comunque, ogni azione di rivalsa qualora venissero meno le motivazioni che, in base alla normativa nazionale, consentono il ricorso alle varianti in corso d’opera.
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