PERUGIA - Pellegrini in bici sullo stesso percorso, da Terentola ad Assisi, che Gino Bartali affrontava quando, nel 1943-'44, faceva il 'postino' per consegnare documenti falsi ad ebrei, nascosti in case e conventi dell'Umbria e della Toscana, infilando nella canna della bici quelle carte con una nuova identita' che servivano per sfuggire al nazismo, alla deportazione e alla morte. E' dedicato al campione di ciclismo e uomo che a suo rischio si impegno' in quell'attivita' umanitaria, il Ciclopellegrinaggio Terentola-Assisi, in programma domenica prossima. La scelta della data vuole essere anche, nelle intenzioni degli orgnizzatori, un ricordo delle vittime dell'attentato a New York di 10 anni fa. Alla pedalata, di 72 chilometri, si sono iscritti gia' 200 ciclisti amatori. Altri se ne aggiungeranno lungo il percorso, per arrivare a piu' di 300. La partenza sara' alle 8.30 dal piazzale della stazione ferroviaria di Terentola-Cortona, dove dal 2008 sorge una stele in memoria di Bartali. Proprio nella cittadina toscana, Bartali si fermava per rifocillarsi a base di pane bianco e prosciutto nel corso delle sue staffette umanitarie da Assisi, dove venivano stampati i documenti, a Firenze, dove venivano contraffatti e poi consegnati agli ebrei. I cicloturisti passeranno attraverso le strade dei comuni del lago Trasimeno, faranno una sosta per il rifornimento nel piazzale dello stabilimento Grifo Latte e Ponte San Giovanni, proseguiranno per Santa Maria degli Angeli - dove verra' celebrato un rito religioso in memoria di Bartali e delle vittime dell'11/9 - e arriveranno nel piazzale della Basilica di San Francesco, ad Assisi, intorno alle 12. Il Ciclopellegrinaggio e' stato promosso dal Coni e dalla Federazione ciclistica italiana con la collaborazione della Fondazione Gino Bartali onlus e dal Veloclub Santa Maria degli Angeli Racing di Assisi.
Alla presentazione - oggi a Perugia - erano presenti gli organizzatori, l'assessore regionale allo Sport Fabrizio Bracco e il vicepresidente del Consiglio comunale di Assisi, Daniele Martellini. ''Questa e' una manifestazione che merita di crescere - ha detto Bracco - perche', insieme al significato sportivo e commemorativo, racchiude in se' un 'epos', un'anima profonda legata alla letteratura, al cinema, al grande giornalismo, e dunque alla poesia, che permea di se' l'evento sportivo''. Per le prossime edizioni - ha precisato l'assessore -, si potrebbe pensare ad una corsa articolata in due tappe, con il coinvolgimento della Regione Toscana e la partecipazione della citta' di Firenze. ''E' un fatto di assoluto rilievo - ha detto Bracco - che la corsa celebri un grande campione del nostro ciclismo come Gino Bartali, che seppe unire non comuni qualita' atletiche ad altrettanto eminenti qualita' umane, che lo condussero a contribuire alla salvezza delle vite di numerosi ebrei perseguitati dal nazifascismo. Onorarlo non significa dunque soltanto onorare un campione, ma un grande uomo ed un grande italiano. Un italiano - ha aggiunto - che incarno' nello sport valori, tanto piu' notevoli oggi in un mondo sportivo che spesso sembra ignorarli, chiuso in una mera logica di prestazione e di profitto''. Bracco ha ricordato come l'Umbria stia vivendo ''una grande stagione del ciclismo'', sia amatoriale che agonistico, con l'ospitalita' accordata a grandi manifestazioni. ''C'e' stato in questi anni - ha detto - un rilevante recupero di attenzione nei confronti di questo sport, che rappresenta anche un importante vettore e volano turistico''.
 

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