CITTA’ DI CASTELLO - “Viva la befana ha confermato la sua natura di manifestazione diretta alle famiglie e ha premiato nel 2011 Città di Castello riservandogli un’accoglienza calorosa da parte del numerosissimo pubblico della Capitale”: con queste parole il sindaco tifernate Luciano Bacchetta e l’assessore alla Cultura Rossella Cestini esprimono, in una dichiarazione congiunta, la loro soddisfazione per l’esito della trasferta che nel giorno dell’Epifania ha portato tanti tifernati a Roma partecipando da protagonisti al corteo lungo via della Conciliazione. Durante l’Angelus Benedetto XVI ha citato espressamente Città di Castello e la sua gente per avere animato Viva la Befana, iniziativa che da quasi trenta anni accompagna il sei gennaio in Piazza San Pietro.
Undici gli autobus partiti, prima dell’alba, da viale Europa, destinazione Roma, con a bordo oltre trecento passeggeri, tutti, a vario titolo, interessati al corteo e alla sua organizzazione: l’Associazione equestre, guidata da Silvano Landi, ha messo a disposizione i figuranti ed i tre re magi a cavallo, la Banda comunale Filarmonica Puccini ha accompagnato il corteo aperto dai carabinieri a cavallo, dal vessillo dell’associazione Europae Familia, promotrice dell’iniziativa; poi il Confalone del comune di Città di Castello con il sindaco Bacchetta, gli assessori Cestini e Ciubini, il consigliere comunale Cesare Sassolini, il Gonfalone del comune di San Giustino con i rappresentanti istituzionali, l’associazione Marinai e l’associazione Carabinieri, la Polizia di Stato di Città di Castello, le scuole del Secondo Circolo, i ragazzi dell’indirizzo agrario dell’istituto Patrizi-Baldelli, la Confraternita di Maria Santissima del Buonconsiglio di San Secondo, Compagnia dei Balestrieri, la società rionale Prato, il Gruppo tradizioni locali - che ha sfilato con le eccellenze del territorio, dal tartufo all’artigianato industriale - il Manipolo di mercenari.
“Grazie anche a due collaudati araldi che hanno presentato i doni e le eccellenze del territorio - spiegano i due amministratori - abbiamo offerto una panoramica completa sulle principali peculiarità allo scopo di offrire un’immagine quanto più completa e suggestiva del nostro territorio. In questa avventura è stato coinvolto anche il versante toscano della vallata con il Gruppo Rinascimento nel Borgo e degli Sbandieratori, e gli altri comuni del comprensorio, tra cui Apecchio che ha messo a disposizione l’associazione Acorsa e San Giustino con la Banda Filarmonica di Lama insieme alle maiorettes”.
Viva la Befana ha preso il via da Castel Sant’Angelo con il corteo che, sfilando tra due ali di folla, ha percorso via della Conciliazione, fermandosi in un settore di Piazza San Pietro, riservato alla manifestazione. Quindi, in attesa che il Papa si affacciasse dalla finestra del suo studio per l’Angelus, gli amministratori tifernati hanno incontrato i rappresentanti istituzionali della Capitale: introdotti dal presidente di Europae familia Gianni Balestrini, Alessandro Vannini, presidente della Commissione Turismo e Moda del comune di Roma ha donato al sindaco la medaglia commemorativa dei Giochi olimpici di Roma ed ha ricevuto il catalogo della Pinacoteca di Città di Castello insieme allo stemma municipale, che è andato anche alla rappresentante del municipio.
Terminato il messaggio papale, il servizio d’ordine ha aperto un corridoio attraverso Piazza San Pietro, attraverso il quale i re magi con i doni e le autorità tifernati hanno raggiunto la Casa Pontificia. Qui sono stati ricevuti dal prefetto della Casa, mons. James Harvey, il quale è apparso molto interessato alla riproduzione del Paliotto, al tovagliato di Tela Umbria, la ristampa anastatica de ‘L’arte a Città di Castello’ di Giovanni Magherini Graziani, i tre doni scelti per raccontare sinteticamente Città di Castello e la sua storia. Ha contraccambiato con alcune medaglie commemorative e materiale fotografico relativo al Papa.
“Il riscontro che la manifestazione ha avuto sugli organi di informazione e perfino sui telegiornali nazionali ci induce ad annoverare anche questa trasferta romana come un ulteriore tassello inserito nel mosaico delle politiche promozionali - concludono Bacchetta e Cestini - ed è importante ribadire come la partecipazione di Città di Castello sia stata possibile ed efficace grazie soprattutto alla disponibilità dei tanti volontari impegnati nel corteo e più complessivamente nell’organizzazione”.
 

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