PERUGIA - “Dato che le leggi che vietano e condannano gesti e azioni legati all’ideologia fascista e nazista esistono già, dalla legge Scelba alla legge Mancino, la 205 del 1993, ciò che è richiesto alle autorità, prefetto e questore, è semplicemente di assumersi le responsabilità e di applicarle vietando la marcia del movimento fascista di Casa Pound a Ponte San Giovanni”: lo afferma il consigliere regionale Attilio Solinas (misto-MDP).

“Ma al di là delle auspicabili iniziative delle autorità – prosegue Solinas - comunque si deve levare una protesta e una mobilitazione corale con un unico obbiettivo: impedire che la marcia si tenga, ribadire il legame delle nostre comunità con i valori antifascisti e di libertà e di lotta contro qualsiasi forma di violenza e di intolleranza. Occorre che la Regione, sia come Esecutivo che come Assemblea legislativa, si attivi e si pronunci in forma inequivoca. Per quanto mi riguarda – conclude - presenterò nei prossimi giorni uno specifico ordine del giorno che impegni la Regione Umbria, e tramite essa gli altri Consigli regionali del Paese, ad intervenire presso le autorità competenti e il governo per superare una volta per tutte l’ambiguità giuridica che consente a movimenti dichiaratamente fascisti, del tutto simili ai disciolti Ordine nuovo o Avanguardia nazionale, una impunità inammissibile e azioni violente illegali, portate avanti in luoghi pubblici o nel web, incredibilmente tollerate e mai sanzionate”.

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