PERUGIA - Sottoposta a sequestro preventivo per svolgere analisi finalizzate ad approfondire gli accertamenti su un eventuale inquinamento (finora non emerso) un'area di 255 ettari tra Piegaro e Panicale. Comprende l'ex bacino minerario in passato utilizzato per l'estrazione della lignite da parte dell'Enel, due pozzi in località Tavernelle e il terreno della vecchia centrale di Pietrafitta (non più attiva da anni). Il provvedimento, disposto dalla procura di Perugia, è stato eseguito dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico e dalle stazioni di Piegaro e Panicale.

L'area è stata sequestrata dopo una prima fase di accertamenti con prelievi e campionamenti eseguiti dai tecnici dell'Arpa e della Usl. Verranno ora fatti - hanno reso noto gli stessi investigatori - ulteriori approfondimenti sul terreno e sulle acque (in superficie e in profondità) per accertare la sussistenza di eventuali criticità ambientali e sanitarie.

Al momento non sono comunque emerse prove di un inquinamento della zona.
   

 

 

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