di Elio Clero Bertoldi

PERUGIA - Queste - è un dettaglio, un particolare del quadro - sono le “tre Grazie” (o Cariti) di Sandro Botticelli (1445-1510), che compaiono nel capolavoro dell'artista "La Primavera". 
Secondo alcune interpretazioni Aglaia, Eufrosine e Talia, starebbero accennando un passo di "carola", danza medioevale. 
La Grazia al centro, Eufrosine, viene identificata da alcuni critici in Semiramide Appiani, moglie di Lorenzo il Popolano, cugino di Lorenzo Il Magnifico. 
L'opera risalirebbe al 1477-1482 e sarebbe stata ispirata dalle teorie neoplatoniche di Marsilio Ficino (bellezza, castità, amore).

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