(Avi News) – FRATTA TODINA – Una rassegna di musica classica, folk e macchiettistica napoletana, con giovani disabili per protagonisti: è quanto ha proposto “Stelle, Sciantose e MusicaGiusta”, l’iniziativa promossa dal Centro speranza di Fratta Todina, struttura diurna di riabilitazione semiresidenziale e ambulatoriale per persone con disabilità derivanti da patologie pre o perinatali, che comportano menomazioni e ritardi nello sviluppo neuropsicologico. Il Centro è gestito dalla Congregazione delle suore ancelle dell’amore misericordioso.

Lo spettacolo, che si è tenuto nel tendone del Centro Speranza, rientra nell’ambito del progetto “Un giorno a teatro” promosso dall’associazione “Madre Speranza onlus” ed è finanziato dal bando Cesvol di Perugia per la progettualità sociale 2010/2011 con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale dei ragazzi disabili.

“Grazie alla collaborazione di educatori, musicoterapisti, ballerini e musicisti professionisti – hanno spiegato dal Centro Speranza - è stata data l’opportunità ai ragazzi disabili del Centro Speranza di esprimere la propria individualità sul palco assecondando la loro libera interpretazione artistica. I ragazzi e le ragazze disabili del Centro Speranza tornano ad esibirsi dopo il successo riscosso durante gli eventi organizzati a Massa Martana, Roma e Montescudo di Rimini, portando sul palco il loro intenso vissuto e rivendicando il diritto a una piena inclusione sociale”.

“Stelle, Sciantose MusicaGiusta” è lo slogan pensato dagli artisti che hanno organizzato l’evento: “le ‘Stelle’ dello spettacolo – ricordano infatti dalla struttura di Fratta Todina - sono le ragazze disabili del Centro Speranza, le ‘Sciantose’ sono le soubrette della musica napoletana di fine 800 che si esibivano come le loro colleghe francesi dei cafè-chantant. E quando uno spettacolo come il nostro vuole contribuire alla crescita della giustizia Sociale, è il momento in cui la musica diviene ‘Giusta’”.

Sul palco, inoltre, a cantare è salito Giuseppe Antonucci, presidente dell’associazione Madre Speranza onlus, al flauto c’era Emanuela Dentini, musico terapista del Centro, al violoncello il maestro Ermanno Vallini, mentre gli arrangiamenti musicali sono stati di Lorenzo Capolsini, musico terapista del Centro Speranza, più la speciale partecipazione di ballerini e musicisti professionisti.

“Troppo spesso – ha detto Antonucci – le persone con disabilità vengono considerate puzzle con pezzi mancanti, bisogna invece concentrarsi sull’unicità di questi ragazzi per poterne valorizzare appieno le potenzialità e i talenti”.

Proprio in questa direzione va il laboratorio teatrale nato in seno all’associazione “Madre Speranza” che con la sua attività supporta il Centro Speranza, preposto all’accoglienza diurna di persone con disabilità. Dotati di ritmo, musicalità e capacità di tenere il palco, i ragazzi andati in scena hanno interagito con ballerini e musicisti professionisti, ma ognuno di loro ha potuto contare sulla rassicurante presenza di un’educatrice di riferimento.

“Per i nostri ragazzi – ha sottolineato Antonucci – non è importante solo il momento dello spettacolo, ma anche la preparazione che lo precede. Partecipare alle prove, spostarsi in auto per raggiungere i vari luoghi delle rappresentazioni, interagire con il pubblico e con gli altri ballerini sul palco, è per loro fonte di benessere e occasione di sperimentare un intenso vissuto sociale”.
 

Condividi