“Smart Cities”. Regione “garante” idee progettuali. Investimenti per 20 milioni
La Regione Umbria darà il proprio “endorsement” per sostenere la riuscita delle idee progettuali con cui il territorio regionale e le sue città, partecipando all’avviso emanato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (“Miur”) per “Smart Cities and Communities and Social Innovation”, si candidano a diventare più “intelligenti” e sostenibili attraverso l’uso delle nuove tecnologie.
È quanto ha stabilito la Giunta regionale, su proposta della presidente Catiuscia Marini, ritenendo “strategico” per l’Umbria di raccogliere la sfida e le opportunità del bando del “Miur” e continuare ad essere parte del processo già avviato con l’obiettivo di investire nell’innovazione scientifica e tecnologica al servizio del territorio e del suo sviluppo, in sinergia tra amministrazioni pubbliche, mondo delle imprese e della ricerca.
Alla scadenza del 9 novembre fissata dal “Miur” per la presentazione delle idee progettuali, l’Umbria si presenterà con il progetto “Umbria’s – Urban model based on renewables and Ict for the area sustainability” che nasce da una attenta riflessione interdisciplinare sul territorio umbro, unico nel suo genere per il connubio tra ambiente, storia, cultura, economia che si è creato nel corso dei secoli e con anche un progetto di Innovazione sociale, come prevede l’art.7 dell’Avviso, per un coinvolgimento diretto delle più giovani generazioni alle individuazione dei bisogni sociali e delle relative soluzioni tecnologicamente innovative.
Lo scopo dell’idea progettuale “Umbria’s”, elaborato da un team di esperti e condiviso e partecipato nel corso di riunioni promosse dalla Direzione regionale Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria con referenti del mondo della ricerca e delle imprese e delle pubbliche amministrazioni (fra gli altri Università degli Studi di Perugia, Umbra Acque, Sinergia, Asm Terni, Comune di Perugia e Comune di Terni), è quello di porre l’ingegneria e la tecnologia al servizio del territorio per la creazione di un modello innovativo di sviluppo sostenibile, attraverso una economia circolare che parta dalle ricchezze storico-paesaggistiche ed economico-culturali per potenziarne la capacità attrattiva, in un processo evolutivo unitario e strategico.
L’idea Progettuale prevede la creazione/potenziamento di “smart grids”, reti intelligenti e di comunicazione, per un uso razionale di energia e risorse con ricadute in diversi ambiti di particolare rilevanza economica a livello regionale.
Il progetto si propone di sviluppare, coinvolgendo Università di Perugia, partner industriali e pubbliche amministrazioni, soluzioni innovative con impatti significativi nella gestione integrata di reti di distribuzione elettrica, termoenergetica, idrica e di network informativi per la fruizione dei beni culturali e lo sviluppo turistico del territorio.
Fra i 16 ambiti previsti dall’avviso, l’idea progettuale “Umbria’s” si è indirizzata verso “smart grids”, settore di riferimento applicativo prioritario, e cultural heritage, architettura sostenibile e materiali, gestione risorse idriche, domotica quali settori di riferimento applicativi secondari. L’investimento complessivo, in termini di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, è di oltre 20 milioni di euro.
Istituzioni e imprese, ha sottolineato la presidente Marini ribadendo quanto espresso in occasione della presentazione dell’avviso da parte del ministro Francesco Profumo nel luglio scorso a Perugia, possono contare su una Regione che investe e crede nell’innovazione e nella ricerca e che intende sostenere quei progetti che, facendo leva sulle peculiarità dell’Umbria, sul suo patrimonio storico, paesaggistico, culturale ed economico, vogliono rendere il territorio regionale “smart”, in grado di evolversi, produrre alta tecnologia, ridurre i consumi energetici, aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili, migliorare la qualità della vita dei cittadini.
La Regione Umbria, pertanto, si impegna “nei limiti dei propri ambiti e per quanto di competenza” a svolgere un ruolo di “endorser”, facendosi garante e valutando tutte le possibili collaborazioni e disponibilità a partecipare con l’obiettivo di contribuire alla riuscita delle idee progettuali, compresi i progetti di innovazione sociale, che insistono sul territorio regionale, vista la coerenza e funzionalità rispetto alle strategie di sviluppo regionale.
La Direzione regionale Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria parteciperà al processo di costruzione e negoziazione dei progetti per “smart cities and communities and social innovation” coinvolgendo le strutture e gli operatori pubblici e privati possibili partner dell’iniziativa. Le idee progettuali saranno sottoposte a una valutazione comparata che sarà affidata a un panel di esperti indipendenti individuati dal “Miur”, sulla base di molteplici criteri fra i quali la qualità della proposta (grado di innovazione dei contenuti e delle metodologie), novità, originalità e utilità delle attività e conoscenze acquisibili, congruità economica, qualità dei soggetti proponenti, competenze coinvolte, applicabilità delle soluzioni.
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