“Orecchie da mercante” sulla centrale a biomassa di Pian D’Assino
Molto si è fatto da quando a Pian D’Assino si è venuto a conoscenza, quasi casuale, della futura costruzione di una centrale a biomassa; la mobilitazione generale da parte dei residenti d’Umbertide è stata notevole e il “NO” come imperativo categorico è stato unanime, tanto da formare un Comitato che si è identificato nel “Comitato Verde Pian D’Assino”.
Il Comune insieme al Comitato si è dimostrato, con parole, di voler rimanere al fianco della gente d’Umbertide. Maggio 2013 segnava l’inizio di una collaborazione tra Comune, con a capo il Sindaco f.f, Marco Locchi e Comitato. I fatti a tutt’oggi, dimostrano che il continuo rimbalzo di responsabilità tra Provincia e Comune di Umbertide, senza mai prendere una posizione seria e chiara da parte dei cittadini, ha costretto il Comitato Verde di Pian D’Assino a rivolgersi ad uno Studio Legale e ad un esperto ambientale di Genova; Dott. Federico Valerio. Insieme si è lavorato per dimostrare e sensibilizzare tutti gli enti preposti, che qualcosa nella collocazione e nel progetto della centrale a biomassa non va.
Si è tentato di portare a loro conoscenza che queste attività industriali sono classificate come insalubri e devono essere tenute lontane dai centri abitati, che il Consiglio di Stato obbliga i Comuni ad autorizzare l’insediamento di centrali a biomassa solo nelle campagne e comunque lontano dalle abitazioni. Che le direttive della Comunità Europea sanciscono l’obbligo della cogenerazione completa, ovvero produzione di energia elettrica e termica (teleriscaldamento). Ma a detta della provincia di Perugia, l’Italia non recepisce la direttiva Europea e questa centrale ad Umbertide avrebbe solo lo scopo di produrre energia elettrica e dunque non si ridurrebbe l’inquinamento nella zona interessata e già compromessa dalla presenza di altre aziende inquinanti, ma si accumulerebbe altro materiale pericoloso.
Si è voluto far capire che il cattivo odore sarà percepito nella zona circostante dove si trovano capannoni industriali e abitazioni e i materiali inquinanti come il PM10, PM2,5, chiamate polveri sottili e sottilissime e il biossido di azoto, arrecheranno all’intera popolazione d’Umbertide, grazie alle correnti d’aria e alla forte presenza di nebbie persistenti, seri problemi di salute; nella zona di Pian D’Assino è stato registrato un preoccupante aumento delle diagnosi di cancro e sono state riscontrate in diverse persone rare patologie croniche-degenerative, nonché sindromi allergiche conclamate.
In più è inoltre nota e documentata la pericolosità degli impianti a biomassa-biogas per il rischio d’incendi ed esplosioni: in Germania si sono contati 100 incidenti dal 2010 ad oggi. In Italia a gennaio 2013 esplodeva con relative conseguenze un impianto di 635KW a Gozzolina di Castiglione delle Stiviere; nella stessa richiesta di valutazione del progetto firmata GMP Bioenergy s.r.l. per il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, si dichiara che "è possibile classificare l'attività come: luogo di lavoro a rischio d'incendio MEDIO".
In più la futura centrale si troverebbe a poche decine di metri dalla ex Estereco, con residui di materiale infiammabile che da poco è stata venduta e a breve riprenderà una nuova attività, pare proprio per la produzione d’energia elettrica con scarto di olii, dunque con cumuli inquinanti che si sommeranno alla futura centrale a biomassa e a tutte le centrali esistenti nella zona. Ma nonostante alcune di queste considerazioni sottoposte agli enti incaricati, non hanno avuto nei confronti del Comitato nessuna risposta concreta e diretta.
Al momento, si assiste, leggendo i quotidiani, a partite a ping pong tra i diversi enti ma senza capire dove vada a cadere la pallina. Insomma al momento sembra che le responsabilità e il volere la centrale non sia di nessuno. Ma allora se le cose stanno così chi è che ha dato il via iniziale? Forse l’ex Sindaco Gianpiero Giulietti prima di diventare Onorevole a Roma?
L’ex Sindaco non si è fatto mai sentire in tutti questi mesi ma con l’inizio del mese di agosto, si legge su un comunicato stampa che l’Onorevole Gianpiero Giulietti ha presentato, insieme ad altri parlamentari, un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente e degli Affari Regionali per chiedere al Governo di uniformare l’applicazione della normativa di valutazione d’impatto ambientale (VIA) in tutto il territorio nazionale. Tradotto in parole semplici significa l’impossibilità di poter costruire la centrale a Pian D’Assino ad Umbertide.
Ad ogni modo risulta che il Senato della Repubblica ha approvato in data 8 luglio 2013 il disegno di legge recante “Legge europea 2013” il cui art.24 prevede l’adeguamento dell’Italia alla normativa europea sulla VIA (valutazione d’impatto ambientale) il cui errato recepimento è stato oggetto della procedura d’infrazione 2086/2009. Resta da capire se la curiosa storia della centrale a biomassa ad Umbertide non desiderata da nessuno sia un iniziativa congiunta di autocensura, o una mossa precauzionale delle rispettive parti competenti.
Resta inoltre da capire cosa deciderà il Comune di Umbertide, nella persona del Sindaco attuale Marco Locchi, in data 7 agosto 2013 nella seduta conclusiva e definitiva dei lavori della conferenza di servizi al progetto in questione. In ultima analisi se il parere avrà esito positivo, il Comitato Verde Pian D’Assino, si rivolgerà al mediatore europeo sottoponendogli la mancanza del rispetto della direttiva in Italia in materia di cogenerazione completa della centrale ed eventualmente ci si rivolgerà alla Corte di Giustizia Europea.
Comitato Verde di Pian D’Assino
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