di Matteo Borrelli

Il 75enne perugino ingegner Inna, da poco in pensione a riflettere sul senso di una vita priva di affetti e di prospettive (disastroso il suo matrimonio negli States quando era giovane), un po’ misogino e scontroso, è stato forse il più grande esperto mondiale di ‘obsolescenza programmata’, quel settore informatico in sempre maggior sviluppo (anche se sotto traccia) e che governa il funzionamento di cellulari, computer e molti altri apparecchi che ‘devono’ guastarsi dopo un certo numero di anni per consentire ritmi di produzione e livelli occupazionali alti.

Una vita passare a ‘guastare’ invece che ‘costruire’, ma il destino gli propone un’ultima drammatica sfida con il suo passato e con il suo presente, sfida che cambierà, e non poco, le prospettive della sua esistenza.

 

Coglie nel segno il romanzo “Obsolescente” (Italic Pequod Editore) del giornalista-scrittore Giancarlo Trapanese, che tocca così la sua decima opera. Perché riesce, attraverso una storia avvincente e profonda, dove i personaggi sono ben delineati e colti nelle loro dinamiche psicologiche, a cogliere un aspetto del nostro tempo, l’“obsolescenza programmata’, per cui un cellulare o un pc o molti altri oggetti hanno una durata limitata, così da doverli riacquistare. Un grande gioco (o un grande imbroglio?) che ormai fa parte dell’ingranaggio economico dei consumi.

 

Ma l’ingegner Riccardo Inna in quel gioco s’è anche perso e Trapanese riesce benissimo, con colpi di scena (Inna si trova coinvolto suo malgrado in un intrigo internazionale, costretto dal libanese Jabal Maalouf, esponente di una cellula terroristico-informatica, a collaborare ad un folle progetto in un misterioso laboratorio iper-tecnologico in Afghanistan) che tengono il ritmo del romanzo in un equilibrio eccellente di interiorità e di azione, a far correre per tutta la vicenda un ‘fil rouge’: per diventare ciò che ci rende veramente degli esseri umani nonè mai troppo tardi.

 

Il romanzo viene presentato in anteprima nazionale oggi (domenica 27 gennaio) alle 17,45 nella sala convegni dell’hotel San Gallo a Perugia (in via Masi). Un romanzo, il decimo dell’autore marchigiano che da un anno e mezzo è caporedattore della sede Rai umbra, è ambientato in gran parte proprio in provincia di Perugia tra il capoluogo, Spello e Montefalco e tratta di temi di assoluta attualità.

Ad accompagnare questo esordio perugino saranno il giornalista Alvaro Fiorucci, grande esperto di cronaca nera e il giornalista esperto di economia Giuseppe Castellini. Gli attori marchigiani Giampiero Piantadosi ed Ettore Budano, assieme al grande artista Marco Santini saranno importanti riferimenti di una presentazione davvero insolita.

 

Un appuntamento davvero da non mancare.

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