“Griffa, Griffa”, ecco l’arma per piegare al Curi il Rimini
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di Elio Clero Beroldi
PERUGIA - "Griffa, Griffa": i biancorossi "debbono" impossessarsi del grido di battaglia dei guerrieri di Braccio Fortebracci, perché la vittoria contro il Rimini appare indispensabile per approdare alle zone significative della classifica e non restare impantanati nelle retrovie.
Entra in ballo persino un motivo storico: nella "battaglia di Sant'Egidio" a comandare l'esercito papalino era stato chiamato il Signore di Rimini Carlo I Malatesta, gonfaloniere della Chiesa e Signore di Perugia (per un giorno). In quell'occasione i bracceschi, inferiori di numero, riuscirono a volgere lo scontro a loro favore, grazie alle strategie tattiche ed al vigore, misto alla smisurata voglia di vincere, dei soldati di Braccio. Il Malatesta non solo restò coperto di ferite, ma finì pure prigioniero.
Formisano ed i suoi, sulla scia della convincente prestazione di Pescara (dalla quale avrebbero meritato ben più del punto incassato), dovranno mettercela tutta per ottenere il successo che manca da tempo: anche perché senza tre punti non si può andare lontano.
Il tecnico ha sottolineato, nell'incontro con la stampa, che tra i suoi - pur continuando a mancare elementi dell'attacco del peso di Seghetti e Montevago oltre agli infortunati storici Dell'Orco, Lewis, Sylla - esiste, ed è cementata, una forte compattezza ed una unione di intenti. Si faccia, pertanto, ricorso a queste motivazioni forti per rovesciare il tavolo del confronto.
Sul piano tattico, forse, sarebbe utile riproporre quella sorta di "caos organizzato" - il lettore perdonerà l'ossimoro - che i biancorossi hanno messo in campo all'Adriatico mandando in tilt, in diverse circostanze, la difesa avversaria.
L'impressione - che deriva dalle parole pronunciate da Formisano - è che scenda sull'erba del Curi la stessa squadra di Pescara con qualche "ritocco" di posizione in campo. Ma quello che serve, nella maniera più assoluta, rimane l' "animus pugnandi". Soltanto spendendo sino all'ultima stilla di sudore i giocatori del Perugia potranno essere baciati da Nike, dea della vittoria.
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