Basta stragi nel Mediterraneo: lo hanno gridato oggi da 80 piazze italiane, tra cui Perugia e Terni, le lavoratrici e i lavoratori di Cgil, Cisl e Uil che hanno manifestato, insieme ad associazioni e cittadini, per testimoniare tutta la propria indignazione per l'immenso dramma di Lampedusa, ed esprimere solidarietà verso i familiari delle oltre 300 vittime del naufragio.

Gli obiettivi sono quelli di dare risposte concrete al dramma dei rifugiati, attraverso corridoi umanitari ed un efficace sistema di accoglienza, anche attraverso il sostegno dell'Unione europea. Bisogna inoltre riformare la legislazione su immigrazione ed asilo e, nel contempo, contrastare con ogni mezzo la tratta degli esseri umani.

Ma con la mobilitazione di oggi sotto le prefetture dei due capoluoghi i sindacati umbri hanno anche voluto rimettere al centro dell'attenzione la situazione economica e il dramma del lavoro che si sta consumando anche in Umbria. Nel confronto con il governo - sottolineano Cgil, Cisl e Uil dell'Umbria - è indispensabile determinare una buona legge di stabilità che inverta le scelte economiche compiute in questi anni.

Si può e si deve uscire dalla crisi puntando sul lavoro, sulla buona occupazione, sulla solidarietà e sull'accoglienza.

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