PERUGIA - “Alle persone e agli organi della Procura di Perugia che hanno portato avanti in maniera incisiva le indagini sugli imponenti volumi di ceneri e rifiuti sepolti in Valnestore, vanno il ringraziamento e l'incoraggiamento del M5S, dei portavoce delle comunità interessate, di tutti i residenti e le famiglie talora pesantemente toccati pure a livello esistenziale da questo dramma, peraltro lungamente e irresponsabilmente nascosto”: lo affermano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari.

“Pur tra i preoccupanti rilievi emersi – spiegano i consiglieri pentastellati - la conclusione delle indagini rappresenta un coraggioso atto che punta a ripristinare verità e giustizia dopo 30 anni di silenzi da parte non solo di rilevanti pezzi delle istituzioni, ma anche della medesima Enel, mentre cittadini, comitati e associazioni tentavano di smascherare l'accaduto, trovandosi di fronte soltanto omertà e oblique minacce. Una catena indegna che ha legato in un identico disegno criminale alcune aree di Fabro, di Città della Pieve, di Piegaro e Panicale. Catena oggi finalmente spezzata. Auspichiamo il rapido accertamento delle responsabilità, ma anche un'ampia riflessione politica su chi sapeva e ha taciuto, condannando così per troppo tempo un intero territorio a vivere nella menzogna e nell'imbarazzo”.

“E' pure urgente – aggiungono - operare per il ripristino e il recupero ambientale di questa meravigliosa valle, facendo in modo che essa possa rinascere anche sul piano economico, assicurando finalmente a Piegaro, a Panicale, alla Pieve, scendendo poi fino a Fabro e risalendo al circondario del Trasimeno, alle nostre comunità tutte, famiglie e imprese, le premesse per un futuro sostenibile e libero”. 

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