PERUGIA - Uno degli ultimi atti dell’attuale Amministrazione è stata la candidatura della nostra città a Capitale Verde d’Europa; splendida iniziativa se non fossimo nella realtà in cui viviamo, realtà che sembra totalmente non conosciuta dai nostri amministratori. Sembra quasi che in questi ultimi cinque anni abbiamo vissuto in una specie di dorata e paradisiaca Shangri-La ecologica, così perfetta da giustificare il loro comportamento e le loro decisioni, assolutamente in contrasto con il benessere del verde e dell’ambiente.

Lasciamoli tranquilli nel loro sopore, ma noi dobbiamo dire ai cittadini come stanno realmente le cose e qual è la realtà di Perugia.

Nella classifica generale, redatta da Legambiente nel rapporto Ecosistema Urbano 2018, su 104 Comuni capoluogo, Perugia ricopre la 28° posizione, perdendo 3 posti rispetto all’analogo rapporto del 2015; scendendo nel dettaglio di alcuni punti della ricerca condotta da Legambiente Perugia si classifica:

- 100.a per il numero elevato di automobili circolanti rispetto alla popolazione

- 84. a per capacità di depurazione delle acque

- 73.a per perdite di acqua potabile (viene disperso il 45,8% dell’acqua immessa in

rete)

- 73.a per produzione rifiuti pro-capite

- 53.a per uso efficiente del suolo

- 52.a per presenza nell’aria di ozono O3

- 42.a per raccolta differenziata

- 41.a per concentrazione di PM10

Per quanto riguarda il verde, abbiamo 29 alberi per abitante quando ad esempio Modena ne ha 108, la vicina Arezzo 40 e la “grigia” Milano 5 più di noi per abitante, cioè 34.

Per rendere ancora più evidente questa situazione di degrado, la corrente Amministrazione ha pensato bene di aprire il Centro storico all’inquinamento da traffico automobilistico e al parcheggio selvaggio, di non fare derattizzazione insufficiente (forse per un impulso animalista?), di non curare adeguatamente la manutenzione dei parchi, di incrementare la cementificazione cittadina.

Insomma se Perugia ha le carte in regola per partecipare al titolo di Capitale verde

d’Europa, la città di Mantova, 1.a classificata nell’indagine di Legambiente, può tranquillamente aspirare a diventare Capitale verde del globo terracqueo.

Se non fosse un dramma, la coppia Barelli/Romizi sarebbe da elogiare per la fantasia e la spregiudicatezza con cui “sparano” certi progetti, ma sulla questione ambientale non si può più scherzare; per dirla con le parole del Presidente Mattarella: siamo sull’orlo di una crisi globale.

E non si può scherzare neanche sull’immagine di Perugia, il Sindaco Romizi e il suo Vice Barelli piuttosto che cercare scoop a fini di propaganda elettorale, farebbero meglio a riconoscere i propri errori per aver peggiorato le condizioni ambientali della città senza illudere i cittadini su percorsi ed obiettivi attualmente irraggiungibili.

Purtroppo, durante il loro mandato, il capoluogo del Cuore Verde d’Italia, è diventato un po’ meno verde.

Marco Mandarini Candidato sindaco

appoggiato dalle liste civiche Perugia Partecipata – Verdi – Alternativa Riformista

 

 

 

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