Attacchi di panico, depressione, ma quanto se ne parla ancora? A giudicare dalle
persone che cercano un contatto con me (apparentemente sopravvissute) nulla è
cambiato. Questa è la prova inconfutabile che ne soffrono donne, uomini,
ragazzi che non sanno ancora a chi rivolgersi. Ciò che mi stupisce è l’attaccamento
morboso ad una persona che sta tenendo a bada quella “bestia” che si prende la
vita.
Come? Semplicemente rivolgendosi ad uno psichiatra su consiglio del medico di
famiglia (figura inizialmente basilare che incanala sulla retta via).
E le strutture? Dove sono le strutture dopo la legge Basaglia? Perchè non istituire
un primo soccorso per chi soffre di disagi psicologici? O vogliamo quotidianamente
intasare il pronto socorso per una “puntura di Valium”? E poi? A casa di nuovo in
balia delle onde!
I famigliari non sanno quanto si soffre e con i loro “mettici volontà, hai tutto, non ti
manca nulla” non fanno altro che peggiorare la situazione scatenando la “bestia”.

‎4 PERSONE SU 10 SOFFRONO DI QUESTA PATOLOGIA......TROPPI.  MOLTI LO CHIAMANO ANCORA "ESAURIMENTO NERVOSO"....PER VERGOGNA NON ESCONO, NON NE PARLANO..........BASTA : CI VUOLE PREVENZIONE E STRUTTURE ADEGUATE.

IO NE HO SOFFERTO PER TANTI ANNI. DOPO AVER VAGATO SENZA META ,ORA TENGO A BADA LA BESTIA.
PARLIAMONE.....E CHE QUALCUNO CI ASCOLTI!!!

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