di Simone Palmieri

TERNI - Si chiude in positivo la prima edizione del Premio Franco Molè Città di Terni per attori italiani, organizzato dall’Ass.ne Franco Molè e dalla Musical Academy, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni. L’iniziativa si avvale del patrocinio della Provincia di Terni, Comune di Terni, Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia.

Sul podio salgono tre giovani attori umbri: Lucia Calderini, terza classificata, Olmo Mazzoni, secondo (entrambi di Foligno), e Elisa Gabrielli, prima classificata (di Terni). La premiazione è avvenuta all’interno di una serata-spettacolo a Palazzo Gazzoli, che si è svolta ieri sera, 15 febbraio 2012 e che rientra nel cartellone degli Eventi Valentiniani 2012.

Quasi come in un “concerto” di tutto rispetto, lo spettacolo si apre con un overture: al piano Francesco Piantoni, insegnante della Musical Accademy, che tocca ad ogni tasto una corda del cuore. Sensazione che riecheggia anche nelle note di “As Time Goes By” di Hufford, interpretate al pianoforte dal grande jazzista italiano Lino Patruno. La musica, poi, lascia spazio alle parole di Nicola Molè, fratello di Franco e presidente dell’omonima associazione, che introduce la serata, ringraziando la giuria, composta dallo stesso Lino Patruno, Martine Brochard, Alberto Freddi, Roberto Vallerignani e dal prof. Alessandro Clericuzio (in sostituzione del prof. Raffaele Federici, assente per motivi di lavoro).

In scena, come nella platea, si condivide un’atmosfera strana: la visione di un progetto unico, volto a riconoscere il valore artistico degli attori italiani e di tutte le professioni che operano nel campo del teatro. Già a partire dalla prossima edizione il Premio si estenderà anche alla nuova drammaturgia. Portare sul palco il talento sperimentale, la passione per il moderno: è così che si vuole riscoprire il nuovo volto di Franco Molè tra i giovani. Ed è così che ce lo presentano Martine Brocharde e Ferdinando Ceriani, con una lettura interpretata di testi di Franco Molè e di critiche giornalistiche, tra cui quelle di Ghigo De Chiara e Ruggero Jacobbi. Il tutto condito da proiezioni video di spettacoli teatrali, a firma di Molè.

“Franco è l’uomo e l’amore della mia vita”, conclude Martine. “…mi ha cresciuto nella vita e nell’esperienza di attore”: queste le parole di Ferdinando, figlio acquisito del drammaturgo ternano più innovativo del XX secolo.
A conclusione dello stage formativo, condotto da Ferdinando Ceriani e che si è svolto giorni fa presso la Musical Academy, l’abile interpretazione da parte dei sei finalisti a Palazzo Gazzoli di alcune scene, tratte dal “Concerto grosso per Brugh”, ha decretato i vincitori della prima edizione del Premio Franco Molè Città di Terni.
 

Condividi