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Il presidente della Provincia, Giulio Cozzari, continua la sua partita a scacchi in Giunta con due precisi obbiettivi: il primo, quello di poter tornare a vestire i panni del segretario politico - area moderata-indipendente-rosa bianca - dopo essere stato segretario per tanti anni dell'ex Dc. Il secodo motivo: non disperdere quel patrimonio di uomini e di idee che il suo movimento ha creato in un anno e mezzo dopo la fine del periodo di Governo in Provincia. Riportare l'asse al centro è certamente un buon modo di trattare con qualche arma in più con il Pd in vista delle elezioni 2009 e 2010. Un lavoro di tessitura - a volte con troppi nodi sulla tela - che comunque lo sta sfinendo: si sente ovviamente accerchiato da quel Pd che ora si trova in cattive acque politiche, ma non di consenso in Umbria. Il Pd, oggi, dopo il no dell'Udc alla alleanza, rischia di far arrabbiare ancora di più i centristi dicendo no alla nomina del nuovo assessore Riccardo Petroni, vicepresidente gruppo democratico in Provincia ed ex margheritino. Petroni è osteggiato da territorio importanti - su tutti il folignate-spoletino e l'alto tevere - a maggioranza diessina. Condividi