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“Barbara era gelosa e c’erano discussioni accese” commentò Gerardo Spaccino a colloquio con la dottoressa Laura Leandri, la psicologa dell’Ambito territoriale n.4 chiamata ieri a testimoniare. L’indagine conoscitiva condotta dai servizi sociali che hanno avuto per lungo tempo Nicolò e Filippo in affido, ha richiesto colloqui approfonditi con tutti i familiari che avevano contatti con i bambini. Ma avrebbe avuto motivo di essere gelosa Barbara? A giudicare dalla sfilata di signore che si è tenuta nelle aule del tribunale, sì. 22 telefonate fatte ad una ragazza, le foto di un’altra ex fotomodella, le uscite a pranzo con una signora che lavorava in un centro estetico vicino alla lavanderia di Deruta, ed infine la frequentazione di una intrattenitrice di un night club alla quale Roberto aveva raccontato di essere un rappresentante e di lavorare a Roma. Le donne che ieri hanno testimoniato i loro rapporti con Roberto hanno parlato di attenzioni, interessamenti, corteggiamenti, di passatempi che scandivano le giornate del marito di Barbara, padre dei suoi due bambini. “Parlava della gelosia della moglie.” ha raccontato Maria Luisa Castellini Florence durante l’udienza di ieri, “Mi parlò bene della famiglia e dei figli. Era stanco del lavoro.” Era l’inverno 2006 quando i due si incontrarono. Nel verbale, riconfermato in aula, la signora dichiarò: “Sono uscita un paio di volte con lo Spaccino che mi ha fatto capire che avrebbe voluto una relazione con me.” Proposta che non ottenne il suo consenso e, tuttavia, ha aggiunto la Castellini Florence: “Per questo sono stata additata come l’amante di Roberto.” Per Alina Enciu, di professione figurante al Night Club Bell’époque, Spaccino faceva fisioterapia a Fontecchio. Almeno questo le aveva raccontato il suo cliente. “Quando veniva stava anche 2 ore e mezzo, tre ore” ha raccontato la Enciu. Per stare con le figuranti di sala, infatti, si paga a tempo. E a caro prezzo, verrebbe da aggiungere. Indossava sempre una tuta e un cappellino, ha ricordato, si vergognava di avere pochi capelli. Roberto, inoltre, le diceva di fare dei viaggi di lavoro dalle parti del night. Un giorno sono stati a pranzo in un ristorante di Pila, ha raccontato la rumena. Si erano scambiati anche i numeri di telefono. Lui la chiamò un giorno per dirle che la moglie aveva un tumore all’utero e stava facendo la chemioterapia. Altre menzogne. Poi, però, prima della morte di Barbara, Roberto andò al locale e disse ad Alina che la moglie era incinta. Un giorno, poi, la chiamò per comunicarle che tornava con la moglie e che non avrebbe più chiamato. Condividi