MURA AMELIA2.jpg
PERUGIA - I consiglieri regionali del Partito democratico Gianluca Rossi, Eros Brega e Mara Gilioni esprimono forte preoccupazione per la sorte del progetto di recupero dell'antica cinta muraria di Amelia i cui lavori di ripristino, dopo il crollo del 2006, potrebbero essere compromessi dalla decisione del governo nazionale di tagliare il milione di euro stanziato dal precedente esecutivo per i lavori di restauro. ''La vicenda relativa alla soppressione del finanziamento per il restauro delle mura ciclopiche dimostra tutta l'insensibilita' dell'esecutivo nazionale per la tutela dei beni culturali''. I consiglieri regionali del Partito democratico Gianluca Rossi, Eros Brega e Mara Gilioni esprimono forte preoccupazione per la sorte del progetto di recupero dell'antica cinta muraria di Amelia, crollata per una larga porzione perimetrale nel 2006. ''Chiediamo - spiegano i consiglieri Pd - un intervento tempestivo per ripristinare le risorse, pari ad un milione di euro, previste in finanziaria dal governo Prodi e inspiegabilmente tagliate dall'attuale compagine governativa. I lavori di restauro dell'antica cinta poligonale di Amelia rischiano di fermarsi e rimanere incompiuti, lasciando nel degrado la parte piu' nota e apprezzata della citta'''. I tre consiglieri hanno anche scritto un appello ai deputati umbri del Partito democratico, sollecitandoli ad attivarsi per la ''riattivazione dello stanziamento originario e la garanzia, anche in futuro, di investimenti sufficienti per la salvezza della mura di Amelia''. ''Quelle risorse - sottolineano - sono imprescindibili per poter completare il secondo stralcio dei lavori di consolidamento. L'allora Governo Prodi e la Regione Umbria avevano prontamente stanziato i fondi per i lavori. A dicembre del 2006, l'esecutivo nazionale aveva impegnato la somma di un milione e mezzo di euro. Il finanziamento - spiegano - e' stato poi suddiviso in tre parti da trasferire a distanza di pochi mesi uno dall'altro e mentre la prima trance e' gia' stata spesa, la parte restante delle risorse, pari ad un milione di euro, sarebbe stata sufficiente, insieme ai 500mila euro impegnati dalla Regione, a completare il secondo stralcio dei lavori. Purtroppo - lamentano i consiglieri - quelle risorse non risultano piu' a disposizione: rimane solamente la parte stanziata nel bilancio della Regione Umbria''. Rossi, Brega e Gilioni mettono anche in risalto i possibili rischi di contenziosi giudiziari con le ditte che hanno in carico i lavori. ''Il Governo e' doppiamente irresponsabile - attaccano - quelle risorse, previste in legge finanziaria, erano da considerare certe e hanno quindi dato il via ad impegni contrattuali che ora rischiano di non essere rispettati". Condividi