operai-12.jpg
di Daniele Bovi Sembrano non aver fine le brutte notizie che vengono dal mondo del lavoro umbro, ultimamente falcidiato da morti bianche e crisi aziendali gravissime. Oltre il caos Merloni, che rappresenta solo la punta dell'iceberg della crisi che sta investendo il lavoro umbro, si complica anche la vertenza della Profer System, azienda che produce prefabbricati in cemento e acciaio, con sede a Chiusi della Verna (Arezzo) e stabilimenti nella stessa provincia aretina ed a Baschi (Terni). Da stamani, infatti, i 160 dipendenti (86 a Baschi) sono in mobilità, come riferisce una nota della Cgil dell'Umbria. "Per noi - commenta Luigino Mengaroni, segretario generale Fillea-Cgil Terni - l'unica certezza al momento è la mobilità e il fatto che da ieri l'80 per cento dei lavoratori è senza lavoro e senza alcuna copertura, oltre a non aver ricevuto lo stipendio di settembre". Per queste ragioni - riferisce la nota della Cgil - continua il presidio dei lavoratori, con blocco delle merci in entrata e in uscita nello stabilimento di Baschi, che da domani dovrebbe estendersi anche ai siti produttivi toscani. Tra le prossime azioni di mobilitazione, anche una manifestazione cittadina, visto che attorno all'azienda gravita gran parte dell'economia di Baschi. Giovedì prossimo è in programma un consiglio comunale aperto. Condividi