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La storia della coperta troppo corta per tutti, non fa parte del bagaglio politico del consigliere comunale, Maria Pia Bruscolotti, diventata un bel giorno di un anno fa il capo del maggior partito dell'Umbria: quel Pd verde, bianco e pochissimo rosso. Oggi, nel corso della conferenza stampa, ha spiegato che il sogno di avere l'Udc non è tramontato. Nemmeno dopo il buco cozzariano e della monacelli (udc) prima dimissionata e poi richiamata come commissario. "Se il centro sinistra allarghera' i propri orizzonti all'Udc, dovra' accadere a partire dai programmi e dalle priorità dell'Umbria, ma se questo non dovesse accadere, i cattolici moderati saranno comunque ben rappresentati da e nel Partito democratico'". Bruscolotti, specchio di luce del Pd dei grandi, non poteva dire quello che tutti sanno: "La partita delle alleanze si gioca a Roma. Se i popolari democratici conviconco Valter e Massimo a creare un nuovo centrosinistra con l'Udc allora addio alla vecchia alleanza con la sinistra. E come si può giustificare? Semplice basta dire che Il Prc e altri non si riconoscono nel programma del Pd che sarà volutamente centrista e filo cemento". La Bruscolotti ha ribadito invece che per le alleanze "in vista delle prossime elezioni amministrative, e' normale per il centrosinistra ripartire in Umbria da quelle attuali allargandole, se possibile, per aumentare i consensi, sia verso la sinistra radicale sia verso i moderati". Finge di non sapere che la coperta è troppo corta: o dentro la sinistra o dentro l'Udc. Vie di mezzo non ce ne sono. ma tanto decidono a Roma e quindi meglio una stronzata che un verdetto ancora lontano. Condividi