spacca.jpg
FABRIANO - Dopo la Marzano, l'Accordo di programma da siglare tra Governo e Regioni. Lo ha ribadito il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, all'Assemblea dei Consigli comunali riunitasi a Fabriano per valutare le implicazioni della crisi dell'A.Merloni. ''E' uno strumento - ha detto, riferendosi all'Accordo di programma - che rende possibile l'attivazione di piu' interventi, che interessano i lavoratori dell'azienda, l'indotto e l'intero distretto. Per questo l'incontro piu' volte richiesto deve tenersi il prima possibile. Infatti, da sola la legge Marzano non basta''. All'assemblea, tuttora in corso al Teatro Gentile, hanno preso parte i rappresentanti dei Comuni e delle treRegioni interessate (Marche, Umbria e Emilia Romagna), delle Province di Ancona, Macerata e Perugia, sindacati e organizzazioni di categoria. ''La tutela - ha ribadito Spacca - va estesa all'indotto e al territorio. A questo proposito tre sono le principali misure di intervento che devono essere previste. Riguardano la difesa del lavoro, l'incentivazione di nuove iniziative produttive, anche attraverso la diversificazione, la deindustrializzazione''. Spacca ha sottolineato che a questi interventi se ne aggiungono altri, ''come la formazione, dove possono essere utilizzati fondi comunitari. Lavoreremo anche per ottenere interventi migliorativi sulle misure gia' in essere per il terremoto''. Spacca ha ricordato che alla fine di settembre, le Regioni Marche ed Umbria avevano chiesto al Governo di innalzare la quota di esonero della restituzione degli oneri sospesi (busta pesante) dal 60% fino all'80-90%. ''Tale misura - ha osservato il governatore - assume oggi una valenza ancora piu' strategica. Ci attendiamo, pertanto, che tale proposta venga accettata dal Governo e fatta propria dai parlamentari''. COSA PREVEDE L'ACCORDO DI PROGRAMMA Nell'Accordo di programma proposto dalla Regione le misure principali sono tre: DIFESA DEL LAVORO - La Regione ha chiesto al Governo nazionale di attivare ammortizzatori sociali in deroga per le piccole impreseindustriali, artigianali e di servizi del distretto, che altrimenti si trovano senza le coperture previste per le grandi imprese. Gli interventi sono attivabili solo con il concorso normativo del Governo nazionale e prevedono la concessione del trattamento di Cigs e dell'indennita' di mobilita' anche ai lavoratori delle piccole imprese. La Regione sollecita anche il ripristino dell'operativita' del Fondo per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese e l'estensione di alcuni benefici previsti per i servizi pubblici nazionali. Inoltre, sono state definite specifiche azioni regionali, in collaborazione con le Province e gli altri Enti locali: reimpiego di lavoratori svantaggiati; formazione per lavoratori di aziende in crisi; sostegno alla creazione di impresa e prestiti d'onore. La Regione sta anche valutando l'attivazione delle opportunita' del Fondo globalizzazione istituito dall'Ue, che interviene a sostegno dei lavoratori a fronte a rilevanti crisi di settore o diterritorio. SOSTEGNO ALL'ATTRAZIONE DI NUOVE INIZIATIVE PRODUTTIVE - La Regione ha programmato uno specifico fondo regionale per incentivare la localizzazione di nuovi insediamenti produttivi di piccole imprese, attraverso l'abbattimento degli oneri di urbanizzazione ed il sostegno della Bei a nuove iniziative produttive. Prevista l'infrastrutturazione a banda larga veloce dell'intero distretto. INTERVENTI PER IL RILANCIO E LA DIVERSIFICAZIONE DELL'ECONOMIA - Con il Governo nazionalela Regione intende concordare ulteriori strumenti che sono gia' stati individuati e di cui e' iniziata l'istruttoria tecnica: estensione al distretto fabrianese dei benefici della Legge 181 per progetti di reindustrializzazione; rilancio e riconversione produttiva a vantaggio dell'indotto di piccole imprese; proroga dell'ammissibilita' degli interventi europei per i territori in fuoriuscita dal 1 gennaio 2009, con nuovi regimi di aiuto anche per progetti delle piccole imprese di diversificazione dell'economia locale; contratti di programma con riduzioni delle soglie minime di investimento; applicazione di regimi di aiuti speciali; orientamento territoriale dei progetti nazionali di 'Industria 2015' e di quelli a favore dei distretti produttivi di piccole imprese. Condividi