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“Presto nuove normative per snellire le procedure e per il potenziamento dei controlli nelle cave”. E’ quanto ha detto, nella seduta odierna della II Commissione, l’assessore regionale all’Ambiente, Lamberto Bottini. La Commissione era chiamata a dare il proprio parere alla proposta di regolamento della Giunta regionale concernente tempi e modalità di versamento del contributo per la tutela dell’ambiente. A favore hanno votato i commissari della maggioranza, astenuti quelli dell’opposizione. La novità è che Il contributo per la tutela dell’ambiente non verrà più versato ai Comuni e alla Regione, in parti uguali, ma alla Provincia territorialmente competente che manterrà il 17 per cento di propria competenza, trasferendo, invece, il 33 per cento ai Comuni e il 50 per cento alla Regione. PERUGIA – “Al massimo entro dicembre 2008 verranno aggiornate le normative per lo snellimento delle procedure e il potenziamento dei controlli nelle cave”. Lo ha detto, stamani, nel corso della seduta della II Commissione, presieduta da Franco Tomassoni (Pd), l’assessore regionale all’Ambiente, Lamberto Bottini che ha partecipato alla discussione relativa al parere sulla proposta di regolamento della Giunta regionale concernente le “Disposizioni di attuazione delle norme straordinarie per la disciplina dell’attività di cava e per il riuso di materia proveniente da demolizioni” (tempi e modalità di versamento del contributo per la tutela dell’ambiente - disposizioni di attuazione dell’articolo 12, comma 10, della legge regionale numero 2/2000). Il parere, al quale era chiamata ad esprimersi la Commissione, è risultato positivo grazie ai voti dei commissari della maggioranza e all’astensione di quelli dell’opposizione. Il contributo per la tutela dell’ambiente, che il titolare di autorizzazione o della concessione alla coltivazione di cava è tenuto a versare, in maniera proporzionale alla quantità di materiale estratto, andrà pagato, non più ai Comuni e alla Regione in parti uguali, ma alla Provincia territorialmente competente. La valutazione verrà effettuata sulla base della quantità di materiale estratto, moltiplicato per gli importi unitari, che hanno subito un incremento del 50 per cento. Le Province manterranno il 17 per cento di propria competenza mentre trasferiranno il 33 per cento ai Comuni interessati all’esercizio dell’attività estrattiva, la restante quota (50 per cento) verrà trasferita invece alla Regione. Il regolamento regionale fissa, quindi, i tempi e le modalità di versamento del contributo, da parte della Provincia, ai Comuni e alla Regione. Condividi