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CITTA' DI CASTELLO - Si è conclusa con un incontro dedicato al premio internazionale “Alexander Langer 2008” - questa mattina alla sala consiliare del comune di Città di Castello – l'edizione del ventennale della Fiera delle Utopie Concrete. L'appuntamento per celebrare il riconoscimento internazionale intitolato al grande pacifista altoatesino, andato quest'anno alla straordinaria esperienza del villaggio somalo di Ayuub, è stato l'occasione per ricordare Maana Suldaan ‘Abirahmaan ‘Ali ‘Iise, scomparsa nel 2007, che del villaggio fu fondatrice e promotrice. Figlia dell’ultimo sultano di Merca, nel 1992, durante la crisi che investe la Somalia dopo il crollo del regime di Siad Barre, Maana Suldaan decide di aprire le porte della propria casa a donne e bambini in fuga dalla violenza e dalla fame, dando vita al nucleo di quello che sarebbe diventato il “Villaggio Ayuub”. Nel giro di pochi anni cerca di far ricongiungere le famiglie, chi è rimasto solo viene affidato a mamme adottive, si organizzano una scuola materna e un centro medico-nutrizionale. Si aprono scuole che, nel 2007, conteranno 12.215 alunni. Vengono riattivati 300 km di canali per l’irrigazione, e viene fondata un’organizzazione non governativa e un villaggio, trasformando una zona di deserto in un’oasi verde. La maggioranza degli studenti sono ragazze: una rivoluzione per la mentalità più diffusa. Maana, soprattutto, s’impegna per convincere le donne ad abbandonare la pratica dell’infibulazione, insegnando a trasformarla in un rito simbolico che non leda l’integrità fisica delle bambine. Di lei e di Ayuub, insieme a Rainer Girardi e Gianni Tamino della Fondazione Langer, hanno parlato anche Giuliano Bortolotti, dell'Associazione “Water for Life” che lavora da anni nel villaggio somalo, Franco Lorenzoni, maestro elementare attivo nel Movimento di Cooperazione Educativa e Mirjam Mie, ginecologa. “La decisione di tenere questo incontro alla sala consiliare – ha esordito Fernanda Cecchini, sindaco di Città di Castello – simboleggia perfettamente la sintonia che da sempre esiste tra la nostra comunità, la Fiera e le idee di Langer”. Il premio, ha sottolineato Gianni Tamino, “va ogni anno a personalità ed esperienze che in varie parti del mondo promuovono la convivenza e la collaborazione tra i popoli. La realtà del villaggio Ayuub è particolarmente significativa, perché coinvolge sia italiani che somali, dando un segnale importante per rilanciare la cooperazione e la solidarietà sia in Somalia che nel nostro Paese, dove purtroppo gli africani subsahariani non sono trattati particolarmente bene”. Ayuub è un esempio importante di come rompere la continuità e quotidianità della violenza e il premio Langer, “ha proseguito Rainer Girardi, Vicepresidente della Fondazione che porta il nome del grande pacifista altoatesino - è più che altro un richiamo al contributo che ognuno può dare a favore di rapporti sociali di convivenza”. Condividi