fabbri.jpg
In piazza Italia a Perugia a chiedere “interventi immediati per la Merloni” presente anche il rappresentante del gruppo consiliare di Rifondazione comunista al Comune di Perugia Carlo Fabbri, il quale ha ricordato che “l’azienda di Antonio Merloni è presente non solo in Umbria, a Nocera, ma anche nelle Marche, in Emilia Romagna ed all’estero. E’ anche l’ultima azienda in Italia a produrre frigoriferi, prima ricorrendo a terzisti e negli ultimi tempi adottando una linea di produzione propria”, ha ricordato Fabbri, “un patrimonio che non può andare perduto: la crisi deve essere risolta la più presto”. Il segretario provinciale responsabile della CGIL di Foligno, Filippo Ciavaglia, ha spiegato che “la Merloni nel contesto nazionale ha raggiunto livelli importanti: 800 milioni di euro di fatturato; ora presenta una esposizione di 600 milioni di euro, anche dopo l’adozione dei un piano industriale per la produzione totalmente in proprio di frigoriferi a marchio “Ardo”. La crisi dell’azienda deve arrivare all’interessamento del Governo, anche perchè il rapporto tra occupati ed indotto è di uno a uno, ossia per circa 1000 lavoratori ci sono altri 1000 posti di lavoro in ballo nell’indotto. Si tratta di 2000 famiglie: in Umbria è una presenza molto importante per l’economia della zona di Nocera, Gualdo Tadino e Gubbio. Le strade ora sono due: il fallimento o il Commissariamento, che dovrebbe essere tempestivo e rispettoso della tutela dei diritti dei lavoratori”. Lunedì prossimo, a Fabriano, ci sarà la riunione di tutti i Consigli Comunali di Umbria e Marche sulla crisi dell’azienda Merloni: l’invito è esteso anche a quello di Perugia. Condividi