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PERUGIA - E’ ufficiale: la Direzione dell’Azienda Ospedaliera di Perugia ha bandito un “Avviso di Selezione” per un posto da Caposala esperto con contratto libero professionale per il Centro Regionale Trapianti, MA LA Cgil non ci sta e con un comunicato spiega il perché. “In una fase – scrive in un aocmunicato - in cui i cittadini si sentono più poveri (e in realtà lo sono!), e incombono sulla Pubblica Amministrazione ‘tagli’ governativi che mettono a repentaglio l’intero assetto dello stato sociale faticosamente conquistato, bisogna dare risposte sanitarie ancor più efficaci nei tempi e nella qualità delle prestazioni. Più impegnativo diventa quindi amministrare denaro pubblico e più coerenza e rigore si impongono nelle scelte dei manager”. “La CGIL è sempre stata contraria (lo scrive e lo ripete ovunque fino alla nausea) alla pratica delle consulenze e dei contratti privatistici in sanità perchè aumentano il precariato, mortificano professionalità e competenze presenti nelle Aziende - causando spesso anche evidenti danni di bilancio - e, al tempo stesso, innescano meccanismi perversi che minano il valore universalistico della sanità pubblica”. “Un manager pubblico, dunque, non può ricercare soluzioni che tendono a “privatizzare” figure professionali come quella del Caposala e, di conseguenza, a screditare e umiliare lavoratrici e lavoratori che, anche a costo di sacrifici personali, hanno conseguito l’esperienza e i titoli necessari per aspirare legittimamente a ricoprire tali incarichi”. “La CGIL ritiene, pertanto, inaccettabile la pubblicazione del Bando in questione perché, oltre ad essere “politicamente scorretto”, è anche oltremodo amorale. E, siccome il Bando stesso prevede che ‘l’Azienda si riserva la facoltà di prorogare, sospendere, modificare o revocare il presente Avviso’, la CGIL esorta la Direzione ad adottare l’unica scelta dignitosa possibile: LA REVOCA !!!” Condividi