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PERUGIA - ''Nel nuovo Piano sanitario regionale, in fase di approvazione da parte del Consiglio regionale, la tutela dei diritti delle persone con disagio mentale riveste un ruolo prioritario, confermando l'attenzione e l'impegno che la Regione, e le istituzioni umbre, da sempre dedicano all'area della salute mentale'': lo ha detto l'assessore regionale alla Sanita' Maurizio Rosi. Rosi ha cosi' aperto questo pomeriggio alla Sala dei Notari di Perugia i lavori dell'undicesima riunione scientifica della Societa' italiana di epidemiologia psichiatrica (Siep) alla quale partecipano operatori sanitari, ricercatori, rappresentanti delle Regioni, esperti di programmazione sanitaria da tutta Italia. La Riunione scientifica, che ha per titolo ''30/180 - Evidenze scientifiche ed esperienze della psichiatria di comunita' in Italia'' si colloca - e' detto in un comunicato di Palazzo Donini - tra le iniziative, sostenute dalla Regione Umbria che ne ha affidato il coordinamento alla ''Fondazione Angelo Celli'', organizzate nel trentennale dell'approvazione della legge 180 di riforma dell'assistenza psichiatrica (Legge Basaglia). ''La legge 180 - ha sottolineato al riguardo Rosi - ha rappresentato una 'liberazione' non solo sotto l'aspetto psichiatrico e sanitario, con la chiusura dei manicomi e l'istituzione dei servizi psichiatrici territoriali, ma ha liberato anche energie culturali e politiche. Le iniziative per celebrare il trentennale della '180' hanno riportato le politiche per la salute mentale al centro dell'attenzione della societa' regionale, come nel periodo che ha preceduto e accompagnato la sua approvazione. Oggi a differenza di quanto e' avvenuto nella civile Europa dove la riforma e' ancora da conquistare, in Italia, pur non senza difficolta', la riforma e' stata completata. A contrastare, pero', lo sviluppo e il miglioramento della psichiatria di comunita' - ha rilevato l'assessore - c'e' un 'vento nuovo', politico e culturale, che si sta levando a livello nazionale e che preoccupa fortemente''. La Giunta regionale, ha ricordato l'assessore alla Sanita', intende ''vigilare e difendere con forza le scelte individuate nel nuovo Piano sanitario regionale, in cui sono state recepite le proposte degli operatori, pubblici e privati, e dei familiari delle persone con disturbi psichici emerse dalla Conferenza programmatica svolta nell'ottobre 2007 a Terni, e potenziare la rete dei servizi territoriali, elevando la qualita' in tutta la regione''. ''L'area della salute mentale - ha sottolineato - e' stata la sola, insieme a quella della sicurezza sul lavoro, a non essere mai inclusa nei piani di razionalizzazione e contenimento delle spese che la Regione Umbria, negli ultimi anni, ha adottato per mantenere i suoi conti in ordine". Condividi