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PERUGIA - I patti per la sicurezza, come quello stipulato per Perugia, sono il ''punto di riferimento'' per affrontare questa ''delicata questione'' secondo la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, la quale auspica che il Governo mantenga l'impegno, contenuto proprio nel patto per Perugia, di rinforzare con 30 agenti dei vari corpi l'organico delle forze di polizia. Nel suo intervento con il quale stamani in consiglio regionale si e' concluso il dibattito sulla nuova legge in materia di sicurezza, la presidente ha voluto ricordare che ''e' stato proprio l'attuale ministro dell'interno Maroni a definire importante lo strumento dei patti'', per la Lorenzetti ''significativi esempi del modo integrato di affrontare una questione che e' delicata, come dimostrano gli sviluppi recenti di episodi avvenuti prima e durante e l'ultima campagna elettorale, in Campania ed a Roma''. Nella seconda parte del suo intervento, la presidente si e' soffermata su alcuni punti oggetto di polemica con l'opposizione. ''Il fondo per l'assistenza alle vittime della criminalita' esisteva gia' nella precedente legge, la numero 12, solo che non e' stato utilizzato'', ha precisato la Lorenzetti, secondo la quale ''la Regione non si puo' sostituire al ruolo svolto dalle assicurazioni per coprire i danni subiti dalle imprese commerciali a causa di fatti criminosi''. Dopo aver ribadito che ''ora il fondo antiusura e' finanziato soltanto dalla Regione'', Lorenzetti ha sollecitato il centro destra ''a sollecitare il Governo insieme alla maggioranza affinche' venga rispettata la decisione di inviare a Perugia 30 agenti per rinforzare l'organico cittadino delle forze dell'ordine''. Condividi