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Una rapina è stata compiuta oggi, verso le 12.30, nella filiale di Acquasparta del Monte dei paschi di Siena. Due uomini, uno dei quali con il viso nascosto da un passamontagna ed armato di taglierino, sono entrati nella banca in cui si trovavano un impiegato ed alcuni clienti. Si sono fatti consegnare quanto era in cassa, circa seimila euro, e poi sono fuggiti. Si sarebbero allontanati a bordo di una vettura Toyota Yaris, a bordo della quale vi era probabilmente un complice. L'allarme è scatto subito con posti di blocco che al momento hanno avuto esito negativo. Le indagini sono svolte dai carabinieri. Due pregiudicati romani invece, di 26 e 33 anni, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Amelia in quanto ritenuti responsabili della rapina compiuta lo scorso 8 settembre ai danni della filiale di Giove della Banca popolare di Bari, che aveva fruttato un bottino di circa 16mila euro. Sono stati scoperti e bloccati dopo che venerdì scorso avevano tentato un'altra rapina in banca ad Attigliano. I particolari dell'operazione sono stati forniti oggi, nel corso di una conferenza stampa, dal comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Rocco Amoruso, e dal comandante della compagnia di Amelia, il capitano Michele Cardone. Venerdì scorso due persone si erano avvicinate alla filiale di Attigliano della Cassa di risparmio di Orvieto con fare sospetto. Al momento di entrare avevano abbassato sugli occhi i cappellini che avevano in testa ed alzato il bavero dei giacconi. Insospettiti dal loro comportamento gli impiegati non solo non avevano aperto la porta ma avevano anche avvertito i carabinieri. I due si erano allora precipitosamente allontanati con una Ford, che poi è risultato era stata utilizzata anche nella rapina a Giove. Era subito scattato il piano antirapina e l'auto segnalata era stata intercettata vicino ad Orvieto. I due pregiudicati erano stati fermati e dalle indagini è emerso, attraverso le immagini delle telecamere a circuito chiuso, che sarebbero i rapinatori della banca di Giove. Inoltre nelle loro abitazioni romane sono stati trovato indumenti ed altri oggetti riconosciuti da testimoni di quella rapina. Erano pertanto stati arrestati ed il provvedimento di custodia e' stato convalidato oggi dal Gip, Maurizio Santoloci. Entrambi si trovano ora nel carcere di vocabolo Sabbione. Sul loro conto le indagini proseguono poiché gli inquirenti sospettano che possano essere responsabili anche di altre rapine nelle banche della provincia di Terni. Condividi