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PERUGIA - Con le domande dei difensori di Raffaele Sollecito e dei loro consulenti alla biologa della polizia scientifica Patrizia Stefanoni e' ripresa l'udienza preliminare relativa all'omicidio di Meredit Kercher. Prima della pausa l'esperta aveva risposto ai quesiti posti dal gup, dai pm e dalla parte civile. In particolare la Stefanoni - secondo quanto si e' appreso finora - ha confermato la presenza nel dna di Amanda Knox e di Mez sul coltello, sequestrato in casa di Sollecito, indicato come l'arma del delitto. Materiale genetico di natura non ematica e riscontrato in basse quantita' a causa, ipotizzano gli investigatori, della ripulitura alla quale lama e manico sono stati sottoposti dopo l'omicidio. La biologa ha anche escluso la possibilita' che sia stato contaminato il frammento di reggiseno della vittima sul quale e' stato trovato il dna di Sollecito. Ha inoltre ribadito che la ricerca del materiale genetico e' stata eseguita secondo modalita' riconosciute come valide in ambito internazionale. Condividi