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PERUGIA – “Le donne e i bambini che subiscono violenza hanno bisogno di sostegno reale e non solo della comune solidarietà. Solo così il fenomeno, ancora sommerso per il timore e pudore di molte donne che subiscono in silenzio, potrà essere riconosciuto, indagato e arginato”. Lo ha detto stamani a Marsciano l’assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara, intervenendo al convegno “Violenza di genere: uscirne si può” organizzata dall’assessorato alle politiche sociali del Comune di Marsciano nell’ambito di “Socialmente ‘08”. “Malgrado la sensibilizzazione della comunità il problema della violenza di genere rimane ancora in tutta la sua drammaticità, resa più visibile dalla circolazione mediatica degli episodi più gravi, dal dibattito pubblico sui casi di omicidio, dal parallelo crescere dell’attenzione verso la violenza sui bambini a sfondo sessuale – ha sottolineato l’assessore Stufara - Ad ogni modo la violenza contro le donne resta un problema mondiale di cui si è preso atto ma che non è ancora sufficientemente contenuto. Si tratta di un problema politico e sociale che, travalicando differenze geografiche, religiose, politiche, emerge, pur in tipologie differenti, come caratteristica permanente di tutti i paesi. Il fenomeno è comunque solo sfiorato e non viene ancora affrontato nella sua complessità. Permane un atteggiamento condiviso dal senso comune che si esprime attraverso la solidarietà emotiva ed il dolore partecipato, ma che non offre spazi e servizi per accogliere e rispondere alle domande di aiuto delle donne vittime di violenza che, nella maggior parte dei casi hanno paura di denunciare chi abusa di loro”. Secondo Stufara è indispensabile promuovere e sostenere le reti locali contro la violenza alle donne ed ai minori attraverso misure adeguate di formazione e di finanziamento favorendo l’integrazione e il confronto tra gli strumenti di lavoro differenti, la progettazione di azioni comuni di contrasto e di prevenzione. “In questo contesto – ha evidenziato - assume valore il progetto ‘Mai Più violenze – Mille Azioni e Interventi Per Impedire Ulteriori violenze’ messo in campo dalla Regione Umbria per contrastare il fenomeno del maltrattamento e degli abusi sessuali, fisici e psicologici sulle donne”. L’iniziativa, tra le prime in Italia a sperimentare un nuovo modello di intervento per fronteggiare situazioni drammatiche che colpiscono le donne non solo fuori, ma anche e soprattutto tra le mura domestiche, punta, partendo dalle buone esperienze già esistenti in materia, sulla prevenzione e la sensibilizzazione della comunità per evitare situazioni gravi e irreparabili. gestire il progetto definendone modalità e tempistica. Ad attuare il programma sono 36 soggetti tra cui enti locali, Asl, associazioni, consorzi e singole cooperative. “Il progetto – ha spiegato l’assessore Stufara – è stato presentato dalla Regione Umbria in qualità di capofila in seguito all’avviso emanato dal Dipartimento delle Pari opportunità della Presidenza del Consiglio per il finanziamento di progetti finalizzati a rafforzare azioni di prevenzione e contrasto della violenza di genere. Con grande soddisfazione da parte nostra, è stato giudicato tra i tre migliori progetti presentati a livello nazionale e prevede un finanziamento complessivo di 232mila euro, di cui 150mila (quota massima finanziabile) provenienti dal Ministero e la restante parte dalla Regione, dalle Asl, dai Comuni e dalla Provincia di Perugia”. “I dati relativi al fenomeno della violenza contro le donne sono agghiaccianti - ha detto Stufara - Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità la violenza è la prima causa di morte per le donne comprese tra i 16 e i 44 anni. In Umbria, dai dati relativi al Telefono Donna del Centro Pari Opportunità risulta che il fenomeno è diffuso e resta sommerso prevalentemente in ambito familiare. Si tratta di violenza fisica, psicologica, economica, sessuale e tocca ogni classe sociale e ogni fascia d’età. E’ difficile arrivare alle denunce perché c’è omertà, vergogna, senso di colpa, silenzio. Il progetto Mai più violenze dovrà servire a far uscire allo scoperto queste realtà che non dovrebbero esistere”. Condividi