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La questione, tutto sommato, è semplice: si prepara o no un piano per far fuori Rifondazione dalla Giunta provinciale? La risposta sembra essere positiva. Siamo nell’ultimo semestre della legislatura e, secondo i boatos sempre più solidi del Palazzo, è assai probabile che molto presto saltino gli attuali assetti politici. I vecchi democristiani una volta la chiamavano discontinuità: felpatissimo e asettico termine con cui si intendeva cambi radicali di assetto. Come vorrà giocare la partita il presidente della Provincia, il centrista Giulio Cozzari? Per imbarcare l’Udc nella maggioranza i casiniani pongono condizioni chiarissime, la più importante delle quali dice: o noi o Rifondazione, vie di mezzo non ce ne sono. Sembra dunque che la maggioranza ulivista che ha eletto Cozzari nel 2004 sia in via di disfacimento. Largo all’Udc, fuori Rifondazione. E’ il bipartitismo baby. “E’ un questione – dice ad Umbrialeft il capogruppo del Prc in Provincia Guido De Prisco – che riguarda i prossimi mesi. Anche se non si parla ancora di allargamento, l’apertura verso l’Udc pone per noi una premessa negativa, che si traduce con un ostracismo di Rifondazione, una sua messa all’angolo. Anche se il presidente Cozzari ha concesso ai partiti alcune settimane di riflessione, un futuro allargamento verso l’Udc sarebbe per noi un intollerabile spostamento al centro dell’asse politico”. Condividi