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"Di tesseramento si muore". Paolo Ferrero non è particolarmente entusiasta dei movimenti di Nichi Vendola. "Per chi vuole unire la sinistra, ingessare le differenze in linee di frattura mi sembra una contrddizione pazzesca", dice il segretario del Prc quando gli viene riportato l'annuncio fatto dal governatore della Puglia durante il battesimo di "Rifondazione per la sinistra". Per poter fare polemica Nichi deve dipingere un partito che non c'è", aggiunge replicando a quanto sostenuto da Vendola nell'intervista a l'Unità di ieri. Perchè, non è vero che nel Prc si respira un clima "sgradevole"? No, e basti pensare che siamo un partito in cui la maggioranza ha proposto alla minoranza di avere il tesoriere e il comitato di garanzia, gli ha proposto di dirigere dipartimenti anche non piccoli, di entrare in segreteria. Proposte rifiutate per divergenze sulla linea politica. Ecco un altro modo di dipingere una Rifondazione Comunista che non c'è, perchè dire che stiamo lavorando alla costituente comunista è semplicemente una falsità. Il Prc sta lavorando alla costruzione dell'opposizione al governo berlusconi e a Confindustria, come dimostra la manifestazione dell'11 ottobre. Come spiega le accuse che muove Vendola? Vuole precostituire uno spazio politico, cioè sta inventando artificialmente un Prc diverso per poter dire che l'unica strada possibile è la costituente di sinistra. Dunque lei esclude che andrete alle europee con una lista Prc- Pdci? Noi abbiamo discusso negli ultimi nove mesi di come si va alle elezioni: prima quelle nazionali, poi litigando sulla sinistra arcobaleno, poi durante il congresso. Noi oggi non dobbiamo aprire una discussione sulle europee, dobbiamo costruire un'opposizione politica e sociale nel paese e mettere ogni nostra forza su questo, perchè dobbiamo evitare che ci sia soltanto l'antiberlusconismo giustizialista di Di Pietro, e l'opposizione moderata di Veltroni. Per quanto mi riguarda è evidente che se la legge rimanesse la stessa, noi andiamo alle elezioni come Rifondazione Comunista, punto. Ma oggi non è questa la discussione. E sono contrario a farmi spostare l'agenda politica su delle semplici ipotesi. "Rifondazione per la sinistra" secondo lei può aiutare nella costruzione dell'opposizione di cui parlava? Dipende da cosa farà. Se il suo unico obiettivo è la polemica interna e la caricaturizzazione del Prc, è certamente dannosa. Se altrimenti darà un contributo vivaddio. Per ora, mi sembra che da parte di Nici e degli altri compagni ci sia più che altro un classico agire da frazione, in cui l'unico intento è prendersela con la maggioranza. Ora siete anche alle prese con la vicenda Liberazione: cosa risponde alla redazione, che chiede chiarezza sulle cifre e le prospettive? A me le cifre le hanno mostrate giovedì, e ho chiesto al Consiglio di Amministrazione di fornirlre nel tempo più rapido possibile anche ai lòavoratori perchè è un loro diritto avere dei dati esatti. Ho anche chiesto al Cda di avanzare una proposta su come affrontare la situazione. Il mio obiettivo è fare tutto il possibile per un rilancio di Liberazione. Però ha anche parlato di stato di crisi e ristrutturazione. E quale sarebbe l'alternativa per un giornale che ha un buco di oltre 4 milioni di euro e vende meno di 10mila copie al giorno? Rifondazione comunista ha un bilancio di 10 milioni di euro. Qui si rischia di portare a chiudere il partito, non solo il giornale. E al direttore Sansonetti, che ci chiede di ripianare il buco, ricordo che oltre 2 milioni di debito sono al netto della sciagurata legge sull'editoria, contro la quale ci batteremo. Io sono assolutamente contrario all'idea di liquidare Liberazione, sono per rilanciarla. Ma questo vuol dire fare un piano editoriale che permetta di vendere più copie e avviare una ristrutturazione in modo da ridurre i costi. Non c'è altra soluzione, perchè non c'è nessuno in grado di fare i miracoli. Condividi