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PERUGIA - “La guerra ai civili nell'Italia centrale 1943 -1944” è questo il titolo della giornata di studio organizzata dall'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea per venerdì 26 settembre e che si terrà a Perugia, presso la Sala del Dottorato nel Chiostro di S. Lorenzo (piazza IV Novembre) a partire dalle ore 10. “L'occasione dell'incontro pubblico è fornita dalla recente pubblicazione del volume di Angelo Bitti “La guerra ai civili in Umbria 1943 - 1944, per un Atlante delle stragi nazifasciste (Isuc, Editoriale Umbra, 2007)” primo studio ad affrontare questa tematica in maniera completa ed organica relativamente a tutto il territorio regionale, inserendosi così in un filone storiografico che da almeno un decennio, grazie all'impegno di numerosi storici, sta affrontando in tutte le sue complesse dinamiche questo tragico momento della recente storia nazionale. Durante i lavori verrà analizzato, tenendo presenti i risultati della ricerca di Bitti, “il fenomeno delle stragi nazifasciste nella parte centrale del nostro Paese, valutando e comparando le diverse esperienze vissute nel 1943 - 44 da questi territori durante la 'ritirata aggressiva' dell'esercito tedesco, con il sostegno delle bande fasciste. Cercando, quindi, anche di esaminare e puntualizzare i progressi scientifici compiuti in questi anni da quegli storici che più di altri, in ambito universitario come negli Istituti locali di ricerca, stanno affrontando questo tema”. La giornata di studio sarà coordinata dal presidente dell'Isuc Mario Tosti e sono previste relazioni di Andrea De Santo (Università di Napoli “Federico II”), che affronterà i casi di Abruzzo e Campania, di Tommaso Baris (Università di Cassino) che illustrerà il caso del Lazio e di Gianluca Fulvetti (Università di Pisa), che invece si soffermerà sull'ampia e complessa esperienza vissuta dalla Toscana. La sessione pomeridiana, che si aprirà alle 15 con il coordinamento di Alberto Stramaccioni, già membro della Commissione bicamerale d'inchiesta sui crimini nazifascisti, vedrà l'intervento di Ruggero Giacobini (Istituto regionale per la storia del movimento di Liberazione nelle Marche) sul caso marchigiano e di Angelo Bitti, che illustrerà i risultati della sua ricerca sull'Umbria. Una relazione-quadro conclusiva, sul tema delle stragi di civili in Italia fra storia, memoria e politica, sarà invece affidata a Paolo Pezzino dell'Università di Pisa, al quale va riconosciuto il merito di avere dato il via, prendendo le mosse dal caso specifico della Toscana, agli studi sulla 'guerra ai civili' in Italia, tenendo conto non soltanto alla ricostruzione storica, ma ampliando da subito l'orizzonte sia sulle successive (in gran parte mancate) vicende giudiziarie, che sugli aspetti non secondari delle dinamiche consolidatesi nella memoria collettiva su queste stragi e il rapporto con l'universo politico dell'Italia repubblicana. Condividi