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Un nuovo partito, a sinistra del Pd. Non una federazione, non una lista, non un "miniprogetto" come era quello della Sinistra Arcobaleno ma un vero e proprio partito. Lo propone in una intervista a 'Liberazione' Fabio Mussi, esponente di Sinistra democratica. "La situazione non è mai stata così difficile come adesso ma c'è anche una straordinaria opportunità per mettere in campo un pensiero nuovo". Secondo Mussi "c'è un'ultima chance per ricominciare ma dobbiamo farlo adesso" affrontando subito anche la questione del centrosinistra che, secondo l'ex ministro, "non è un tema che va posto quando ci sarà la possibilità di andare al governo, ma è un argomento che la sinistra deve porsi. Poi può essere delegata dagli elettori a governare, scegliere se collocarsi in un'alleanza, se rinunciarci, può decidere dove stare, ma deve porsi il problema". "La sinistra - sottolinea Mussi - ha un compito immediato: quello di ricostruire un popolo, una coscienza, una visione, una cultura politica. Costruire un nuovo blocco sociale che sappia immaginare alleanze. Io immagino un partito. Un nuovo partito, una nuova sinistra. Naturalmente anche io penso ai movimenti, ai movimenti social che sono in una fase di riflusso ma non mi preoccupo. So che torneranno ma ha poco senso indicare l'obiettivo del semplice ritorno sociale. Dobbiamo dirgli che stiamo lavorando per trasformare la loro condizione in un progetto politico". Il nuovo partito della sinistra, conclude Mussi, avrà "un compito immane. Non deve rinunciare alle culture di provenienza, libertaria, socialista, comunista ma deve essere in grado di costruire una sinistra che sfida i meccanismi che regolano il mondo. L'alternativa è coltivarsi il proprio orticello ma di sinistra in Italia non se ne parlerà più per un pezzo ed è una prospettiva che a me fa paura". Condividi