ALUNNI STRANIERI.jpg
PERUGIA - Sui banchi di scuola dell' Umbria ci sono 13 mila alunni stranieri di 118 nazionalita', il 12,6 di tutti gli studenti, la percentuale piu' alta d'Italia. Per questo un protocollo d'intesa per la loro accoglienza e l'integrazione e per la promozione dell'educazione interculturale e' stato firmato dal Comune di Perugia, in qualita' di Comune capofila dell'Ambito Territoriale numero 2 (che comprende anche i Comuni di Corciano e Torgiano) e dall'Ufficio Scolastico Regionale. Alla presentazione del protocollo, oggi alla sala della Vaccara di palazzo dei Priori, erano presenti l'assessore perugino Tiziana Capaldini, il dirigente dell'Ufficio scolastico regionale per l'Umbria, Nicola Rossi, il dirigente del I Circolo didattico di Perugia, Gabriele Goretti, il sindaco di Torgiano, Primo Lolli e per il Comune di Corciano l'assessore allo Sviluppo Economico, Cristian Betti. ''Il documento - ha commentato l'assessore Capaldini - e' il risultato di un progetto nato nel 2004 che prevedeva una serie di interventi su disabilita', edilizia scolastica e inclusione degli stranieri a scuola. Su quest'ultimo punto, l'idea di base e' quella di un'azione sinergica tra piu' e diverse amministrazioni locali e mondo della scuola e l'obiettivo e' quello di condividere una visione comune per migliorare il livello di inclusione e interculturalita'''. ''In Umbria - ha detto Rossi - sono circa 13.000 gli alunni stranieri, il 12.6 per cento del totale (la piu' alta percentuale in Italia) rispetto a una media nazionale che e' del 9.4 per cento. Gli scolari stranieri nelle scuole medie sono il 12.4 per cento del totale. Ci sono 118 nazionalita' diverse presenti nelle nostre scuole. E' chiaro che, a fronte di queste cifre - ha spiegato - ci siamo posti il problema di una migliore integrazione, nel rispetto dell'autonomia di ciascuna scuola''. Rossi ha sottolineato che la presenza di stranieri nelle scuole ''non e' un problema, ma una opportunita' purche' il fenomeno venga percepito nell'ottica dell'inclusione e della integrazione''. Condividi