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PERUGIA - Il presidente del Consiglio regionale dell'Umbria, Mauro Tippolotti, ed il presidente del collegio dei revisori dei conti del Consiglio, Alfredo De Sio, hanno presentato ieri, a Palazzo Cesaroni, il seminario ''I derivati nelle PA locali - Origine, dimensione e criticita''', organizzato dal collegio dei revisori dei conti del consiglio, che si terra' venerdi' prossimo a Palazzo Cesaroni. Al seminario interverranno anche la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, il presidente della Commissione Finanza e tesoro del Senato, Mario Baldassarri, il presidente della Sezione regionale di controllo per l'Umbria della Corte dei conti, Benito Caruso e numerosi esperti sugli strumenti finanziari derivati utilizzati dalle Pubbliche amministrazioni. La questione dell'utilizzo dei derivati, strumenti finanziari basati sull'andamento di variabili di diversa natura, che vengono scambiati su mercati non regolamentati e alternativi alle borse, ha dato il via ad una serie di problematiche di non facile soluzione, come sara' illustrato nel seminario di venerdi prossimo, i cui atti saranno saranno pubblicati entro l'anno a cura del Servizio controllo del Consiglio regionale dell'Umbria. ''Nei mesi scorsi - ha detto Tippolotti - diverse inchieste in alcuni enti locali hanno sollevato il problema della gestione finanziaria dei derivati, che e' risultata difficilmente controllabile, cosi' come la loro rendita, non garantita. I motivi per cui molti enti locali si rivolgono ai derivati provengono anche dalle difficolta' finanziarie generali in cui versano, ormai da anni, gli enti locali nell'esercizio della loro autonomia amministrativa. Inoltre - ha aggiunto - non possiamo nontener conto che lo scenario globale della finanza internazionale sta attraversando una fase estremamente critica, basta guardare alla situazione paradossale che si sta vivendo nel paradiso del liberismo, dove il governo degli Stati Uniti d'America interviene con un intervento pubblico per evitare enormi sconquassi. Infine, il seminario sara' anche un appuntamento fondamentale per quanto riguarda il Consiglio regionale e le sue relazioni con soggetti esterni''. De Sio ha rimarcato che ''c'e' stato un momento critico che ha riguardato le amministrazioni locali di molti Comuni, da quello di Milano a quello di Roma, che si sono ritrovati a dover rispondere dei rischi che comporta l'avventura degli strumenti finanziari derivati. Il ricorso a questi ultimi, secondo un'analisi della Corte dei conti sul periodo 2006/2007, e' stato pari a euro 2.137.919.253 nel 2007, con una incidenza del 14,48 per cento sul debito complessivo di tutte le Regioni a statuto ordinario”. Condividi