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Si è spento all’alba di stamani, nella sua casa di Spoleto, Giuseppe De Gregorio, artista di grande talento, un sicuro protagonista dell’arte umbra essendo considerato uno dei nomi più prestigiosi dell’”Informale” in Italia. Nato a Spoleto nel 1920, proveniva da una famiglia d’artisti: il padre pittore e il nonno era stato direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania. Esordì nella pittura alla fine degli anni quaranta e già si era messo in mostra alla metà degli anni cinquanta, quando faceva parte del cosiddetto “Gruppo di Spoleto”. Dopo aver esposto nelle principali città italiane ed europee, oltre che negli Usa, approdò, infine alla Quadriennale di Roma nel 1956 e vi fu presenta anche nelle due successive edizioni. Nel 1964 venne chiamato ad esporre alla Biennale di Venezia. Il lavoro lo chiamò allora lontano dalla sua Spoleto, città alla quale rimase comunque sempre legato, tanto che si deve a lui uno dei più bei manifesti del Festival dei Due Mondi, quello dell’edizione del 1978. Nel 1974 si trasferì infatti a Firenze e lì rimase fino a quando, negli anni Novanta, tornò nuovamente a vivere in Umbria. Di lui hanno scritto i maggiori critici d'arte italiani, a partire da Carandente che nel 1974 curò una monografia per le edizioni Bora di Bologna, con scritti di Calvesi, Crispolti, Carluccio. Dagli anni Ottanta si sono tenute numerose antologiche delle sue opere in varie parti d'Italia. I funerali si svolgeranno mercoledì prossimo, alle 10.30, nella chiesa di Santa Rita di Spoleto. Condividi