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ROMA - ''A Montefalco 15 anni fa solo tre cantine avevano piu' di tre ettari e le attivita' del Consorzio erano seguite da un vigile urbano. Oggi la denominazione umbra annovera cantine con produzioni Docg di alta qualita', come attesta la crescita esponenziale di presenze nelle principali guide''. E' questa la fotografia fornita, alla vigilia dell'apertura della 29/ma Settimana Enologica-Sagrantino Wine Festival, dal produttore Guido Guardigli che ha presentato a Roma l'azienda Perticaia. ''Si tratta - ha aggiunto Guardigli - di un giro d'affari generato di oltre 25 milioni di euro; 660 ettari vitati; un'annata 2007 stimata in oltre 2,5 milioni di bottiglie (+25% rispetto al 1998); e una capacita' di attirare investimenti extraregionali''. Agronomo dal 1968, Guardigli, acquistando una tenuta di circa 20 ettari, e' stato il primo viticoltore non del territorio a credere nel Sagrantino. ''E' un vino di grande personalita', con la piu' alta concentrazione di tannini e polifenoli al mondo - ha detto il patron di Perticaia - difficile da trattare; per questo da' merito ai produttori piu' validi''. Ma l'azienda di Gualdo Cattaneo guarda gia' a una nuova sfida, quella della riscoperta del trebbiano spoletino. ''Stava per scomparire, anche per i rischi legati alla raccolta tardiva'' ha detto Guardigli, secondo il quale questo clone coltivato nell'area fin dal 15/o secolo'', da' vini bianchi Igt che possono invecchiare serenamente 4-5 anni''. Condividi