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di Nicola Bossi Oltre alla richiesta di rito abbreviato, c'è dell'altro in fatto di strategia difensiva elaborata dagli avvocati di Rudy Guede. L'avvocato Nicodemo Gentile e il suo collega Valter Biscotti nel corso della prima udienza davanti al Gip presenteranno una richiesta di scarcerazione immediata per il loro assistito. Rudy vuole essere giudicato da uomo libero. In questo senso si inserisce anche la scelta del rito abbreviato. "Essere giudicati in stato di libertà per un omicidio - spiega l'avvocato Nicodemo Gentile - non è anomalo nè tantomeno irriverente. Ci sono dei casi ben noti a riguardo: penso all'omicidio di Garlasco dove l'unico imputato vive a casa sua e al caso di Cogne con la Franzoni. Non esistono omicidi più o meno efferati. L'omicidio di per sè è un atto efferato. Noi siamo convinti di dimostrare l'innocenza di Guede davanti al Gup". Probabilmente, anche se non lo dicono, Biscotti e Gentile si accontenterebbero anche degli arresti domiciliari presso la famiglia italiana dell'imputato ivoriano. La richiesta avrebbe qualche margine di successo? Forse sì. La richesta di rito abbreviato, la collaborazione (seppur interessata) di Guede nei confronti del Pm Mignini e anche il comportamento dei suoi legali e familiari: sono tutti elementi che potrebbero indurre anche i magistrati ad un proveddimento restrittivo ma fuori dal carcere di Capanne. Ma su quella richiesta pesano come macigni anche altri precedenti: su tutti il pericolo di una nuova fuga - magari verso il paese di origine - dopo quella effettuata in Germania. Condividi