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di Giacomo Antonelli Passano gli anni ma lo spirito violento e la loro vena provocatoria non cessano di esistere. Per chi è abituato a difendere la propria ideologia a parole ed a rispettare il prossimo può risultare assurdo, privo di fondamento ed assolutamente primitivo il raid punitivo compiuto qualche sera fa, a Roma, da un gruppo di neofascisti che ha pensato bene di aggredire tre giovani di sinistra in una sera particolare. Il fatto suscita rabbia e sgomento non solo per la ferocia dell’attacco premeditato, in quella serata si commemorava la scomparsa di un altro giovane di sinistra deceduto due anni or sono in circostanze analoghe, ebbene sì Renato Biagetti cadde il 26 agosto 2006 all’uscita di una festa reggae per mano di esponenti di destra. L’aggressione di qualche sera fa ha del provocatorio, comportamento irrispettoso nei confronti di chi è morto da innocente, di chi amava la vita e rifiutava la violenza come mezzo risolutivo, evidentemente chi mette sullo stesso piano un comunista ed un fascista dovrà riflettere e porsi qualche interrogativo. L’Italia non è nuova ad episodi di questo tipo, per qualche anno sembrava essersi lasciati alle spalle quell’ideologia che mai come nessun altra era riuscita a creare sofferenze, fame e guerre, eppure eccoci ancora qui a parlare di quanto possa essere ridicola la mente umana, basta rasarsi la testa, avere un manganello in mano, magari un coltello nelle grandi occasioni e qualche “santino” del duce o di hitler in tasca per sentirsi importanti ed avere la possibilità di scatenare l’inferno e l’odio fra la gente. Tutto ciò è frutto di un aumento dell’elettorato di destra, risultati che via via incoraggiano esponenti neofascisti ad ampliare i propri orizzonti, a sentirsi partecipi di una vita politica che mai come nelle elezioni dell’aprile di quest’anno ha visto una crescita cospicua di voti, ciò sia a livello nazionale che locale, Roma ne è un caso eclatante. Dopo l’elezione di Alemanno c’era chi già paragonava la vittoria dell’ex esponente missino alla Marcia su Roma di Benito Mussolini, era da tempo che non si vedevano tanti saluti romani ai piedi del Campidoglio. La macchia razzista e xenofoba da parte sua non cessa a diminuire, è anche grazie a tanti interventi del nuovo Governo Berlusconi se oggi moltissimi italiani vengono indirizzati verso scenari che tendono all’isolamento ed al disprezzo di chi proviene da un altro paese. E’ giunta l’ora di porre rimedio a questa deriva nazionalista che sta prendendo corpo in Italia e nel mondo, non ultimo lo scampato pericolo di un attentato rivolto a Barack Obama, una vera vergogna, l’uomo nell’ultimo secolo è stato capace di compiere imprese superbe e poi ecco che nel 2008 siamo ancora capaci di discriminare persone che hanno il colore della pelle diverso dal nostro. Un’idiozia. Evidentemente la memoria per alcuni fatica sia per i fatti remoti che per quelli più recenti, forse l’opera dei media non è abbastanza sufficiente a ricordare circostanze come quelle accadute nella notte del 30 aprile quando un ragazzo con dei capelli lunghi si rifiutò di offrire una sigaretta a dei fascistelli di buona famiglia a Verona, per questo massacrato di botte e morto in ospedale. Ci siamo preoccupati un po’ troppo dei lavavetri e degli “accattoni” e ci siamo fatti sfuggire che le teste rasate continuano a diffondere la loro sporca ideologia a suon di manganellate, quasi come si fosse tornati ai tempi dell’olio di ricino. Condividi