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Il Lago Trasimeno è ormai in piena crisi idrica. E' questo il bollettino diramato dalla Provincia di Perugia dove si riporta un dato inquietante per il lago più grande del centro Italia e meta di migliaia di turisti stranieri (soprattutto del Nord-Europa). Il Trasimeno si trova sotto di 157 centimetri. Un dato allarmante se si pensa che a questo punto la profondita massima è di 3 metri.L'acqua si è ritirata lasciando solo fanghiglia per decine di metri dalla riva. Alla stessa data dello scorso anno il livello del Lago segnava -123 centimetri sullo zero idrometrico mentre alla stessa data del 2006 era a -81. Dall'inizio dell'anno il livello e' sceso di 20 centimetri, dal momento che nei primi giorni di gennaio 2008 era attestato sui -137 centimetri. Ma la crisi idriga riguarda un po' tutta l'Umbria: la regione con ben 17 marchi di acque minerali (che potevano essere 18 se il Tar non avesse fermato un nuovo attingimento chiesto dall'Idrea) vede sempre di più le proprie sorgenti dell'appennino impoverirsi. Le sorgenti di Bagnara, Scirca e Boschetto - che danno acqua a Perugia, Foligno, Nocera Umbra, Gualdo Tadino) sono diminuite del 40 per cento. Sul versante fiumi, i dati, mostrano una situazione a macchia di leopardo. Calo di livello per il Tevere che presso la stazione di Santa Lucia e' a quota 0,46 metri (2 cm. in meno di una settimana fa), mentre a Ponte Felcino si posiziona a 0,63 (-3 cm.). I milioni di euro spesi per la salvaguardia del Trasimeno sono stati inutili. Si aspetta da una vita l'aiuto della diga di Barcaccia (Chiascio) che però non è ancora operativa e non lo sarà per un paio di anni. Il Montedoglio con tanto di collegamento al lago non è ancora stato fatto e i calcoli, qualora facciano l'opera sono allarmanti: porterà soltanto 7 centimetri in più al lago che andranno ovviamente tutti sui campi dell'agricoltora locale. Cosa si sta aspettando? Condividi