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di Nicola Bossi Tra qualche screzio di troppo e silenzi a non finire dei non convinti, l'unità della sinistra dell'Umbria fa un ulteriore passo avanti all'interno del pensatoio più nobile della nostra regione (la rivista Micropolis da oggi in edicola con il Manifesto). Un passo avanti siglato dai due "sinistri" con più voglia di creare un partito dei lavoratori, del progresso e con un'anima ecologista bella salda: ovvero Stefano Vinti e Franco Calistri. Due articoli disposti sue due pagine gemelle che hanno il merito di iniziare con due fatti che hanno sconvolto la Sinistra Italiana, ancora comunista nel cuore ma senza più simboli della tradizione. I fatti sono: la tragedia della Thyssen di Torino a cui Calistri, facendo una forzatura temporale, unisce il richiamo del grande saggio Ingrao che chiede alla sinistra di unirsi in fretta; proprio per diventare un grande partito in grado di ammortizzare queste tragedie. L'altro articolo di Stefano Vinti invece parte da una certezza: quell'8 e 9 dicembre a Roma, nella seduta degli stati generali, è iniziato il cammino verso l'Unità che nessuno, secondo Vinti, a questo punto può togliere al popolo della Sinistra. Una unità verso la modernità e per lo sviluppo dei lavoratori e non più solo basato sulla filosofia e sulla testimonianza. Nella seconda parte dell'articolo di Franco Calistri, l'uomo forte di Sinistra Democratica, non si nasconde però la difficoltà di realizzare un soggetto politico unico ma plurale. Ma, utilizzando le parole di Mussi, afferma: va bene all'inizio una Federazione della Sinistra e degli Ecologisti ma solo come primo passo, perchè in caso contrario non si capisce dove si vuole andare veramente. Per Vinti: l'unità si sta formando anche grazie alla spinta decisiva dell'Umbria che per prima, insieme a molte associazioni e pezzi di sindacato, ha saputo pensare e creare un tavolo regionale per dare delle risposte a quella popolazione che non si riconosce nel centrista Partito Democratico. E' il popolo che chiede dal basso l'unità mentre dall'alto, paradossalmente, si riscontrano più resistenze. Nella terza e ultima parte dell'articolo di Calistri si incentra il discorso sulla stagione umbra che porterà all'Unità: i quattro appuntamenti monotematici che ci saranno ad anno nuovo (lavoro, ambiente, economia e welfare) e la programmazione della Conferenza regionale programmatica che andrà in onda il prossimo 23 e 24 febbraio. Tutte operazione che Calistri definisci di ascolto della base per formulare i contenuti del nuovo soggetto. L'ultima parte di Vinti è invece incentrata sulla grande possibilità di avere un partito al 20 per cento in Umbria in grado poi di bloccare certe derive liberiste e anti-ambientaliste come la privatizzazione del servizio idrico regionale, la nascita di ulteriori termovalorizzatori, il decremento dei salari e la precarizzazione sistematica nei luoghi di lavoro. Condividi