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BRUFA - Sono tanti i visitatori che arrivano a Brufa per vedere l’ultima opera permanente installata ed inaugurata sabato scorso, 23 Agosto 2008: si intitola “LE NUVOLE DI BRUFA” dello scultore FEDERICO BROOK, artista invitato in occasione della 22a edizione di “SCULTORI A BRUFA. LA STRADA DEL VINO E DELL’ARTE”. L’opera è un “mobile” formato da un cono alto 8,30 mt. in acciaio corten e da una parte superiore, le nuvole, in acciaio lucido che misura 2,30 mt. di diametro e 1,60 mt. di altezza. Il cono è fissato su una base circolare in acciaio corten di 1,70 mt. su un plinto in cemento armato. La scultura è stata collocata nello splendido paesaggio agrario del territorio torgianese, lungo il crinale collinare, sulla strada che da Brufa porta a Torgiano. Di Brook, oltre l’opera permanente, presso la Sala polivalente comunale a Brufa si può visitare una mostra, a cura di Enrico Crispolti, formata da 30 sculture (dal 1958 al 2008) e da 2 progetti per opere monumentali. Inoltre, nel borgo medievale, per la sezione BRUFARTEGIOVANI, giunta alla 12a edizione, si possono vedere i lavori di Mario Barilari, Stefania Belei e Giuseppe Aloisi, allievi del Dipartimento di Scultura dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, a cura dei Professori Massimo Arzilli ed Emidio De Albentiis. Ed ancora, si può visitare un’altra mostra che presenta 19 bozzetti realizzati dallo scenografo perugino Riccardo Torresi, per far rivivere “Il Paride” di Giovanni Andrea Angelini Bontempi (1625-1705), il primo melodramma in lingua italiana rappresentato alla corte di Dresda nel 1662 “Il Paride”, fu rappresentato in occasione dei festeggiamenti per le nozze di Erdmude Sofia (1644-1670), l’unica figlia dell’elettore di Sassonia Giovanni Giorgio II (1613/1656-1680), con Cristiano Ernesto margravio di Brandeburgo (1644-1712). Lo spettacolo durò cinque ore, dalle nove di sera alle due del mattino, e venne replicato il 12 novembre. Per l’occasione le 39 scene furono dirette dal nobile Giacomo Torelli (1604-1678), che dispose lo spettacolo di tutta la scenotecnica conosciuta e sviluppata dallo stesso “ingegnere di scena”. A quasi tre secoli e mezzo dalla prima proposta scenografica del Torelli, probabilmente dispersa, Torresi propone una nuova narrazione iconografica che porta lo spettatore a vivere la scena nel suo intimo, svelando alcuni segreti del progettare secentesco, facendo sedere il curioso fra le quinte, i fondali, le corde dei tiri contrappesati oltrepassando la linea di confine della ribalta, attirando la sala sulla scena e viceversa spostando la scena nella sala, in una sovversione della prospettiva scenica. Le 19 opere esposte sono realizzate a tecnica mista in fogli di formato A3, ed hanno diverse dimensioni: cm 41,5 x 26,5; cm 39,5 x 21; cm 39 x 26,5; cm 25 x 41. Inoltre è presente un modello in scala 1:50, realizzato in balsa e cartone, del progetto tecnico teatrale. Tutte le mostre rimangono aperte fino al 7 Settembre 2008, giornata di chiusura di “Brufa in Festa”. Orario: tutti i giorni dalle 17 alle 24 ingresso gratuito Condividi