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PERUGIA - La Cisl e la Filca dell'Umbria ritengono ''che sia giunto il momento di affermare una svolta decisa nelle scelte per un piu' robusto consolidamento e una riqualificazione del settore delle costruzioni, ora che si trova a fare i conti con l'ormai conclusa fase della ricostruzione ed ha davanti a se' una nuova fase che si dovra' aprire, anche a livello regionale, in materia di infrastrutture, edilizia abitativa e opere pubbliche''. ''Per cogliere appieno queste nuove opportunita' - e' detto in una nota di Cisl e Filca Cisl - le imprese umbre del settore devono pero' recuperare una capacita' di crescita dimensionale (nella fase della ricostruzione si e' iniziato con un rapporto imprese-dipendenti di 1 a 5 e sie' usciti con un rapporto di 1 a 3) per proiettarsi e qualificarsi anche nelle attivita' connesse al recupero abitativo che dovra' essere stimolato e incentivato da appropriate politiche urbanistiche degli enti locali''. Secondo Cisl e Filca-Cisl, ''allo stesso tempo va riformato il sistema degli appalti pubblici per affermare un mercato davvero aperto, trasparente e concorrenziale, questione questa che si impone in tutta la sua evidenza alla luce dell'inquietante e grave vicenda registratasi alla Provincia di Perugia sulla quale e' necessario fare chiarezza e accertare tutte le responsabilita'''. Nella nota si ricorda che il settore delle costruzioni rappresenta, in Umbria, il 7% del Pil regionale, la piu' alta percentuale nella media delle regioni italiane. Condividi