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PERUGIA - Si e' insediato oggi a Perugia il nuovo questore, Sandro Federico, di 61 anni, di Roma, proveniente da Catanzaro dove aveva svolto per circa un anno lo stesso incarico. Ha una vasta esperienza nella lotta alla criminalita' organizzata e sui sequestri di persona avendo vissuto la sua carriera, con incarichi vari, soprattutto in Toscana, Campania, Sardegna e Calabria. Come dirigente della Criminalpol di Lazio ed Umbria si era occupato anche del sequestro del piccolo Augusto De Megni. ''Appena arrivato a Perugia - ha detto - ho respirato aria di civilta' dappertutto. Certo ci sono alcuni problemi che pero' sono quelli di tante citta' dell'Italia centrale, ma non c' e' criminalita' organizzata''. C' e' ''da sempre'' il problema della droga, inevitabile in una citta' con due importanti universita' e tanti giovani. C' e' poi una rilevante presente di immigrati (60 mila regolari nella sola provincia di Perugia) che comporta un ''grande lavoro'' per la questura nella gestione delle pratiche per l'mmigrazione ma che - ha detto - ''sono anche una grande risorsa'' per l' occupazione. Insomma i problemi normali di una comunita' dove - ha detto - ''ho visto la gente che puo' passeggiare tranquillamente per strada''. I programmi? ''Il mio massimo impegno - ha risposto - con i miei ragazzi della polizia. Anche mio figlio e' poliziotto alla Volante di Massa e ne sono orgoglioso''. Sandro Federico aveva diretto per cinque anni negli anni '80 la squadra mobile della questura di Firenze occupandosi, tra l'altro, di alcuni sequestri di persona della cosidetta ''anonima sequestri sarda'' della Toscana. Poi tra la fine degli anni '80 ed i primi anni '90 era stato a capo della squadra mobile della questura di Napoli. Successivamente aveva diretto la Criminalpol di Lazio e Umbria, poi quella della Toscana e tra il 1995 ed il 1997 si e' trovato nuovamente a combattere contro l' ''anonima sequestri sarda'', questa volta pero' in Sardegna a capo di uno speciale gruppo investigativo. Nominato questore nel 1998 prima di arrivare a Perugia aveva ricoperto questo incarico, nell' ordine, a Grosseto, Pistoia, Vibo Valenzia e poi Catanzaro. Condividi