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di Nicola Bossi Oltre centro uomini in divisa, una ventina di volontari e anche cani segugi al seguito: è questa la squadra che sta cercando di individuare Luca Ferri - presunto assassino della sua fidanzata Silvia ZAnchi - tra il Verghereto e Pieve Santo Stefano. Luca è l'indiziato unico di quello che è stato definito l'omicidio di San Sepolcro. Ma di lui non c'è traccia: l'auto lasciata a pochi passi dalla super-strada in direzione Bologna non apre scenari certi. Per gli inquirenti sono due le piste da battere: Luca è stato aiutato da qualcuno a fuggire all'estero o in altre regioni del Nord del Paese oppure, data la presenza di molti boschi, si è incamminato nella fitta vegetazione e preso dal rimorso si è ucciso. Questa è la pista più probabile, come potrebbe dimostrare anche le modalità con cui avrebbe ucciso la sua fidanzata e convivente. Silvia - l'autopsia è ancora in corso questa mattina - sarebbe stata soffocata con un cintura da donna. Questo potrebbe dimostrare sia il raptus di follia che il fatto che l'uomo non aveva armi con se per un suicidio postumo. Niente arma da fuoco - l'unica utilizzata per il classico omicidio-suicidio - e quindi vola alta l'ipotesi che il giovane possa essersi recato in un bosco della Toscana per impiccarsi, sconvolto da quello che aveva fatto. Anche il fatto che la sua auto è stata trovata senza essere in chiavata dimostrerebbe questa ipotesi. Ma di certezze non ce ne sono. Intanto ai centralini delle forze dell'ordine della Toscana arrivano segnalazioni di avvistamenti. Nessuna però ha portato al presunto assassino di San Sepolcro. Condividi