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PERUGIA - Il capogruppo regionale del Pd, Gianluca Rossi, afferma che ''la notizia diffusa oggi dagli organi d'informazione inerente una interrogazione parlamentare presentata da qualche tempo, da parte di alcuni esponenti radicali iscritti al gruppo del Pd della Camera dei deputati, lascia sconcertati per l'inopportunita' di alcuni contenuti e per il livello di approssimazione che mai dovrebbe contraddistinguere un parlamentare della Repubblica''. Gli esponenti radicali - prosegue - ''ripropongono il tema dell'inquinamento della Conca ternana attribuendolo in via esclusiva alla presenza degli impianti di smaltimento dei rifiuti (Asm, Terni Ena, Printer), ignorando le cause vere, di natura morfologica ed industriale, oltre che di viabilita', che da decenni insistono sul nostro territorio''. ''Detti impianti - prosegue Rossi - incidono, e' bene ricordarlo, per meno dell'1 per cento delle emissioni complessive degli inquinanti atmosferici piu' significativi, come piu' volte detto e scritto da tutti gli esperti in materia. A conferma di cio' i suddetti parlamentari possono verificare direttamente la medesima incidenza degli inquinanti anche con l'impianto pubblico di Asm chiuso da qualche mese''. ''Compito della politica e delle Istituzioni - afferma ancora Rossi - e' quello di assolvere al mandato assegnatogli dai cittadini (e nel caso dei parlamentari firmatari dell'interrogazione anche dagli elettori del Pd) e non di generare sconsiderati allarmismi per piccoli fini di calcolo politico''. ''Si lavori - conclude il capogruppo regionale del Pd - come stanno facendo Regione ed enti locali, per risolvere i problemi dell'Umbria e di Terni compiendo scelte serie e durature come avverra' con il prossimo piano regionale di smaltimento dei rifiuti, cosi come indicato dal Consiglio regionale nelle linee guida approvate alla fine di luglio''. Condividi